Martedì 7 Maggio 2024

Primo maggio 2020, perché oggi è la festa dei Lavoratori

La Festa dei Lavoratori fu istituita a Parigi nel 1889, sulla scia delle rivolte operaie avvenute a Chicago

Il primo maggio si celebra la Festa dei Lavoratori

Il primo maggio si celebra la Festa dei Lavoratori

Il primo maggio in molti Paesi del mondo si celebra la Festa dei Lavoratori. Quest'anno, a causa del Coronavirus, in Italia non ci saranno purtroppo né manifestazioni pubbliche, né il tradizionale concertone di San Giovanni in Laterano, a Roma (rimpiazzato da uno show 'da remoto'), ma rimane intatto lo spirito della ricorrenza, il cui scopo è ricordare tutte le lotte presenti e passate per i diritti dei lavoratori. Ma qual è l'origine di questa celebrazione e perché si festeggia proprio il primo giorno di maggio?

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In principio venne l'Illinois

L'episodio che ha ispirato la Festa dei Lavoratori risale al primo maggio 1886, quando negli Stati Uniti la Federation of Organized Trades and Labour Unions sollevò uno sciopero generale per esigere migliori condizioni di lavoro nelle fabbriche. La scelta della data non fu casuale: il primo maggio 1867, in Illinois era entrata in vigore la prima storica legge che garantiva un massimo di otto ore lavorative al giorno, un diritto che a distanza di vent'anni veniva ormai rivendicato da tutti gli operai americani. La protesta andò avanti per giorni ed ebbe un esito particolarmente tragico a Chicago, dove gli scontri tra scioperanti e polizia culminarono il 4 maggio nella cosiddetta Rivolta di Haymarket, in cui morirono 11 persone (tra cui sette agenti colpiti da fuoco amico) e vennero feriti decine di manifestanti.

La Festa dei Lavoratori in Europa e in Italia 

Gli echi dei fatti di Chicago si estesero anche in Europa: al Congresso Internazionale di Parigi del 1889, la Seconda Internazionale socialista proclamò ufficialmente il giorno primo maggio Festa Internazionale dei Lavoratori. La ricorrenza fu così adottata in molte parti del globo, tra cui anche l'Italia, che la ratificò due anni dopo. Durante il Ventennio fascista la celebrazione venne anticipata al 21 aprile, in coincidenza con il Natale di Roma, diventando giorno festivo a partire dal 1924, con la denominazione "Natale di Roma - Festa del lavoro". Al termine della seconda guerra mondiale l'appuntamento tornò nella sua collocazione originale e divenne festa nazionale, mentre l'1 maggio 1955 papa Pio XII istituì la festa di San Giuseppe lavoratore, in modo da coinvolgere attivamente nei festeggiamenti anche tutti i lavoratori cattolici.

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