di Eva Desiderio
"Più o meno, va tutto bene". Così Marco Piazzi, direttore generale di Pollini Spa, brand calzaturiero d’alta gamma che è di proprietà dal 2000 del Gruppo Aeffe di Alberta e Massimo Ferretti. Piazzi è un manager di lungo corso, esperto e tenace e conosce le strategie mondiali del commercio e della produzione quanto il territorio romagnolo di San Mauro Pascoli dove il marchio è nato nel 1953.
Piazzi, va tutto davvero bene?
"Certo, abbiamo visto momenti migliori, ma la moda italiana tiene e lotta per il suo primato, primo fra tutti la qualità. Ci sono guerre terribili in corso nel mondo, paesi allo stremo, interi mercati scomparsi come quello russo e dei paesi collegati, la Cina quasi in ritirata e l’America che vive il momento delle elezioni. E poi la crisi energetica non aiuta. Ma gli imprenditori italiani dimostrano di avere coraggio e resilienza e la nostra specializzazione nel campo calzaturiero e il nostro coraggio ci premia".
Pollini è un marchio di fascia premium. Come resistere alla concentrazione dei marchi del lusso?
"Siamo un brand di fascia media, un settore che per alcuni versi è sparito per il calo delle retribuzioni, per i rincari e così ci siamo giocati il 50% del mercato mondiale. Come si fa a comprare un mocassino banale da uomo a 940 euro come nelle vetrine delle grandi griffe?".
Lei è in Pollini da molti anni…
"Dal 1991, come Cfo. Allora era un’azienda familiare. Poi nel 2001 la maggioranza è stata rilevata dal Gruppo Aeffe, ma sono ancora qua. Sono nato nel calzaturiero e poi ho sviluppato anche l’ambito più vasto degli accessori per uomo e per donna occupandomi del retail".
Quanti negozi ha Pollini in Italia?
"Tre: Milano, Venezia e Bolzano. Più alcuni negozi in franchising a Roma, Catania, Brescia, Lecco, Lodi, Genova e Piacenza. Negli ultimi anni ci siamo riaffacciati sul mercato italiano puntando sulla provincia bella e operosa".
Quante persone lavorano per voi direttamente in Romagna?
"A Gatteo dove c’è il polo produttivo sono 230 i lavoratori nella parte creativa e negli uffici. Di questi 120 si occupano solo della produzione di scarpe e borse. E oltre a Pollini produciamo per tutti gli altri brand del Gruppo Aeffe come sono Alberta Ferretti, Moschino, Philosophy by Lorenzo Serafini. Poi ci sono alcuni laboratori esterni che ci aiutano per la pelletteria".
Come è divisa la produzione?
"Il 25% è per le collezioni maschili mentre il 75 restante riguarda le collezioni femminili".
Avete anche store in outlet?
"Si, sono 13 in Italia e 2 all’estero. Dell’importanza per esempio di Barberino del Mugello, Fidenza, Casteguelfo".
Qual è la filosofia di Pollini?
"Non dimenticare le origini. Per questo portiamo avanti la Linea Archivio che riguarda il top di gamma della produzione con lavorazioni artigianali vere. Questi pezzi sono apprezzati, specie all’estero. Molte parti sono ancora eseguite a mano con tecniche classiche. La manifattura rappresenta il 50% del costo di una calzatura, ma noi abbiamo delle catene per finissaggio e lucidatura che ripartono a prodotto finito dove l’esperienza dell’artigiano è fondamentale".
A quanto ammonta il fatturato di Pollini?
"Il fatturato presentato a gennaio 2023 del Gruppo Aeffe è stato di 320 milioni di euro. Pollini ha registrato 35 milioni, l’11%".
Il tema della sostenibilità...
"Essendo quotati dobbiamo fare i conti con i bilanci di sostenibilità. Abbiamo fatto molti passi avanti nel fotovoltaico, per la gestione scorte e molto altro",
Lei è anche presidente di Cercal, la scuola del territorio che da molti anni si occupa della formazione degli operatori del settore calzaturiero.
"Ho accettato questo incarico al Cercal alcuni mesi fa conscio della necessità di una formazione seria e moderna per le nostre aziende. Formiamo modellisti, formisti, tagliatori e tutte le figurie utile alle imprese. Siamo finanziati da Camera di Commercio e Comune di San Mauro Pascoli e siamo un’azienda privata. I corsi sono di sei mesi e al termine forniamo un attestato, facciamo corsi serali ma anche di sabato e domenica, Il Cercal è una grande fucina di talenti per il nostro territorio".