di Eva Desiderio La cosmetica è globale e niente di meglio che la 53ª edizione di ’Cosmoprof Worldwide Bologna’ lo racconta con i suoi 30 padiglioni zeppi di aziende e compratori che arrivano da tutto il mondo, compresi i compratori russi (sì proprio loro, nonostante guerra e sanzioni) che pare siano arrivati da Cipro. Comunque sia, l’offerta del salone è galattica per idee e ricerca e questo fa tornare il sorriso a un settore che, tutto sommato, anche in pandemia ha tenuto e ora sta rialzando la testa anche nel nostro Paese. "Il clima internazionale non ci aiuta ma in fiera si registra tanta positività – afferma Gianpiero Calzolari presidente di BolognaFiere che organizza Cosmoprof e promette di esportare il modello espositivo presto anche a Singapore e Bangkok –. Abbiamo progetti importanti anche per l’India e in Europa". Fondamentale l’aiuto di ICE Agenzia e del suo presidente Carlo Maria Ferro che è intervenuto all’inaugurazione venerdì mattina. Sono 631 le aziende associate a Cosmetica Italia, l’associazione confindustriale presieduta da Renato Ancorotti (il re dei mascara delle più grandi marche al mondo) con 35 addetti e un giro di affari che in Italia ha toccato i 33 miliardi. "Il 2021 si è chiuso con un fatturato globale della cosmetica italiana a oltre 11,8 miliardi di euro, con una crescita del 10% arrivata anche sul fronte delle esportazioni, oggi a 4,8 miliardi con +13,8% – spiega il presidente Ancorotti – Per la bilancia commerciale siamo tornati a 2.750 milioni di euro. Bene anche il mercato italiano che ha superato i 10,6 miliardi di euro nel 2020 con un +8,8". Sono aumentati per la pandemia i consumi on line ma la grande distribuzione ha tenuto e le profumerie stanno riprendendo il volo per il successo. Prova ne è il lancio della prima edizione della ’Milano Beauty Week’ ...
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