Lunedì 29 Aprile 2024

Dall’invasione delle cicale negli Usa alle nostre città: i segreti degli insetti ‘matematici’

Paolo Fontana, entomologo: “Come sempre negli insetti con cicli pluriennali, possono verificarsi picchi. Ecco cosa aspettarsi e perché il clima sta cambiando le loro abitudini”

Roma, 3 aprile 2024 - Magicicada, gli Usa si preparano all’invasione delle super cicale. Paolo Fontana, entomologo, ricercatore alla Fondazione Edmund Mach di Trento, parte dalla matematica: “Questi insetti hanno cicli lunghissimi, di 13 e 17 anni”. Proprio dall’incrocio di queste due covate diverse si arriva alla previsione dell’emersione di massa dopo ben 221 anni (13 per 17, appunto). Allora cerchiamo di conoscere meglio le cicale, animali davvero affascinanti che contano migliaia di specie diverse.

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Sulle Magicicada in Usa: possiamo dire con certezza che saranno miliardi? “Possiamo senz’altro dire che saranno tantissime – è prudente il ricercatore -. Poi il numero dipende da tanti fattori”. 

Ad esempio?

"Per fare un caso più vicino a noi, penso ai maggiolini, che hanno picchi circa ogni tre anni. In Trentino sono particolarmente presenti, li chiamano zorle. Il picco può essere più o meno elevato. Dipende dalle condizioni di svernamento e di vita delle larve, dalle annate, se sono particolarmente siccitose. Poi contano le condizioni atmosferiche che trovano all’uscita dalla terra”.

La cicala nelle favole è il simbolo della vita spensierata.  "Veramente nella favola di La Fontaine a cantare era una cavalletta”. Vive ’cantando’ o meglio frinendo. “Da pochi giorni a pochi mesi, il periodo cambia a seconda delle specie, che sono migliaia”. Di cosa si nutre? “Succhia la linfa delle radici di piante di vario tipo. Alcune sono dannose indirettamente, perché spesso depongono le uova sui rametti. Per fare questo hanno una specie di coltellino. Così, se sono tante provocano cicatrici...”. È dannosa? “Diciamo che le piante sono ben strutturate per sopportare questo lavorìo”. Perché capita di sentirla cantare anche di notte? "Succede quando fa molto caldo, anche se di solito non avviene. E la temperatura modifica anche altre abitudini”.

Quali? “Ultimamente, mi è capitato di trovare cicale a mille metri di quota, non mi era mai successo prima”.

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