Cos’è un’impresa sociale? La risposta sembra facile, oggi. Dal 2017 infatti esiste una normativa che disciplina "gli enti privati impegnati in via stabile e principale in un’attività d’impresa di interesse generale, senza scopo di lucro e per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale". Cinquant’anni fa, però, in Italia l’impresa sociale non esisteva e non se ne percepiva nemmeno la sua funzione. Vide la luce solo nel 1972 e la prima, probabilmente a livello mondiale, fu quella nata nella Trieste di Franco Basaglia mentre dirigeva l’Ospedale psichiatrico locale. Con la sua squadra aveva iniziato a smontare le regole oppressive che disciplinavano la vita dei pazienti, per avviare un processo di re-integrazione sociale e restituire a ciascuno la piena dignità di cittadino. Ma la sofferta strada di riabilitazione psicosociale degli internati psichiatrici passava anche, e soprattutto, dal riconoscimento del loro pieno diritto come lavoratori: così, il 16 dicembre 1972, dopo un difficile iter burocratico e un complesso confronto con le istituzioni e il tribunale, nasceva ufficialmente a Trieste la prima cooperativa sociale al mondo, CLU Cooperativa Lavoratori Uniti Franco Basaglia, costituita da 28 soci: accanto a 16 pazienti dell’ospedale psichiatrico, come tali privi di diritti civili e politici, figurava un drappello di medici, infermieri, sociologi e psicologi. Da allora, in migliaia di luoghi in Italia, migliaia di cooperative sociali – oltre 20.450, secondo stime dell’ottobre 2023 – fanno impresa, tutti i giorni, per tenere insieme lavoro, dignità, relazioni tra le persone.
Nel 2024 che festeggia il centenario della nascita di Franco Basaglia (11 marzo 2024), CLU Cooperativa Lavoratori Uniti Franco Basaglia per la prima volta racconta la sua storia in un documentario diretto dalla regista Erika Rossi: ’50 anni di CLU’ sarà presentato in anteprima assoluta al Trieste Film Festival domani alle 16 al Teatro Miela.