Domenica 5 Maggio 2024

Incendi in Australia, la strage dei koala. Morto anche il 'simbolo' Lewis

Lewis, il marsupiale ustionato diventato famoso su Internet, non ce l'ha fatta: va ad aggiungersi alle migliaia di animali uccisi dalle fiamme. Ci vorranno anni per ripopolare il paese

Un koala disidratato viene curato a Port Macquarie (LaPresse)

Un koala disidratato viene curato a Port Macquarie (LaPresse)

Sydney, 27 novembre 2019 - I devastanti incendi che stanno colpendo l'Australia hanno bruciato più di diecimila chilometri quadrati di terreno, distrutto circa seicento abitazioni e ucciso sei persone. A questo conto drammatico si aggiunge quello dei koala, animali che stanno pagando in modo particolarmente severo le conseguenze delle fiamme. L'ultimo in ordine di tempo a morire si chiamava Lewis ed era diventato famoso su Internet dopo essere stato soccorso e curato per le gravi ustioni riportate. Purtroppo, dopo qualche giorno ai veterinari non è rimasta altra opzione che procedere a una sedazione profonda e all'eutanasia, perché le ferite erano in peggioramento irreversibile e causavano enorme dolore.  

La storia di Lewis, il koala ustionato

Il nome Lewis era stato dato in onore del nipote di Toni Doherty, la donna che aveva salvato l'animale dal fuoco e l'aveva portato presso la clinica veterinaria Koala Hospital della cittadina di Port Macquarie. Qui le ustioni, soprattutto alle zampe, sono state medicate e curate, ma sin dall'inizio i medici hanno detto che le possibilità di sopravvivenza erano del 50%.  

 

In un post pubblicato sulla pagina Facebook del Koala Hospital, è stato annunciato ieri che "le ustioni possono peggiorare prima che inizi la guarigione. Nel caso di Lewis le ferite sono effettivamente peggiorate, ma non sono poi migliorate". Questo ha convinto il personale medico a sopprimere l'animale, per evitargli ulteriori e inutili sofferenze. Una decisione che non è stata presa a cuor leggero, sottolineano i veterinari, perché le sorti dei koala stanno molto a cuore agli australiani.

 

 

 

Gli incendi che hanno decimato i koala

Al di là del caso specifico di Port Macquarie, l'esatto impatto degli incendi sulla popolazione di questi marsupiali è difficile da misurare. Secondo alcune stime, in certe aree gli esemplari in età riproduttiva sono stati decimati in misura del 60-70%. Cifre che spingono gli esperti a dire che ci vorranno dai dieci ai vent'anni perché il numero torni a essere quello che era poche settimane fa, prima della catena di incendi. Si tratta di valutazioni che devono essere guardate tenendo conto che parliamo di animali il cui status di conservazione è giudicato vulnerabile: livello meno grave dei tre nei quali è distinto lo stato di minaccia di estinzione. Leggi anche: - Come le foreste affrontano la crisi climatica - Ricompare il cervo vietnamita, ritenuto estinto - Vuoi guardare la versione kabuki di Star Wars?

 

 

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