Sono arrivate al loro debutto assoluto alla Scala in blu "due delle sette donne più potenti del mondo", per dirla col sindaco di Milano Beppe Sala: in blu scuro, corpino brillante e gonna scivolata, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen; in blu ancora più scuro, un Armani color notte anch’esso tempestato di bagliori, il premier Giorgia Meloni, "emozionata" e "incuriosita". La presenza istituzionale mai così fitta - sul palco reale non c’è posto per nessuno dei 4 ministri presenti - è un’iniezione d’orgoglio per un foyer che di russo ha giusto l’opera, il Boris Godunov scelto prima dell’aggressione all’Ucraina, ed è in realtà una passerella di buona borghesia milanese d’età media elevata, vestita spesso Armani e perlopiù in nero con qualche stacco di verde, rosso o beige. Le star sono personalità della cultura (come l’étoile Roberto Bolle, il regista Luca Guadagnino, il giornalista Corrado Augias, lo scrittore Alessandro Baricco), e attori come Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni, Stefano Accorsi, Alessandra Mastronardi e Rocío Muñoz Morales, tutti in Armani e quasi tutti Made in Italy.Giulia Bonezzi
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