Venerdì 17 Maggio 2024
ANDREA SPINELLI
Eurovision

Alta tensione per l’Eurovision. Vietate le bandiere palestinesi. Scatta l’allerta per gli attentati

La cantante israeliana costretta a cambiare il titolo del suo brano: "Si riferiva ai raid di Hamas". L’esercito di Netanyahu diramerà le linee guida alla comunità a Malmö in caso di emergenze

Roma, 2 maggio 2024 – Due anni fa, il trionfo dell’ucraina Kalush Orchestra all’Eurovision Song Contest di Torino tre mesi dopo l’inizio dell’operazione militare speciale ordinata da Putin ha chiarito a tutti che quelle della ’Sanremo europea’ non sono solo canzonette.

Controlli a Malmoe in vista dell'Eurovision
Controlli a Malmoe in vista dell'Eurovision

E non potrebbe essere altrimenti, visto che quelle performance stravaganti divenute oggetto di culto soprattutto tra i ragazzi uniscono nella glitterata cornice dell’evento tv non sportivo più visto al mondo nazioni e culture popolari diverse con le ricadute, anche politiche, che questo comporta. Ora i fari sono su Gaza: la pressante richiesta da parte di attivisti e organizzazioni filo-palestinesi di escludere Israele per la sua condotta della guerra contro Hamas, premendo sui Paesi e sugli artisti iscritti a questa edizione perché boicottassero la gara in programma sotto i riflettori delle Malmö Arena, Svezia, dal 7 all’11 maggio.

Alla fine, l’israeliana Eden Golan è rimasta in corsa, ma solo ottemperando alla richiesta di cambiare il testo della sua canzone, intitolata originariamente October Rain con evidente riferimento all’attacco del 7 ottobre, nonostante il netto rifiuto opposto inizialmente dalla sua delegazione e la discesa in campo del ministro della Cultura e dello Sport Miki Zohar, arrivato a bollare come "scandalosa" la pretesa avanzata dall’Ebu. Ci sono volute le sollecitazioni del presidente della Repubblica Yitzhak Herzog perché la Ipbc, Israeli Public Broadcasting Corporation, accogliesse la richiesta dell’Ebu cambiando parte del testo della ballata, rinominata dopo le modifiche Hurricane. Faticosissimo trovare una mediazione, come confermato pure dal netto rifiuto israeliano a ogni concessione in tema di dialogo avanzata dall’organizzazione a conferma che lo spiraglio aperto da Noa sul palco dell’Esc 2009, duettando a Mosca la sua ’There must be another way’ con la connazionale di etnia araba Mira Awad, rimane più che mai un’illusione lontana.

Con una mossa a sorpresa, il Comando centrale del Fronte Interno dell’esercito israeliano ha annunciato che diramerà linee guida per gli israeliani a Malmö in Svezia perché c’è "il timore fondato" di un attentato durante l’Eurovision. Si tratta di istruzioni su come comportarsi in caso di emergenza, che di solito vengono diramate tramite sull’app dei telefonini. Al team di Eden Golan è stato consigliato di non lasciare le loro camere d’albergo, se non per le esibizioni e gli eventi ufficiali. Tra la comunità ebraica, 1.200 persone, è alto l’allarme attentati.

Ieri mattina, nella conferenza stampa Rai di presentazione dell’evento a Viale Mazzini con i conduttori Gabriele Corsi, Mara Maionchi e l’attesissima Angelina Mango, già impegnata a Malmö nelle prove della sua esibizione con il coreografo di fama mondiale Mecnun Giasar (Madonna, Billie Elish e Rosalia), s’è parlato della notizia lanciata dal quotidiano svedese Goteborgs Posten sul divieto di introdurre nella Malmö Arena bandiere diverse da quelle dei 37 Paesi partecipanti, escludendo quindi quella palestinese. Decisione motivata dal tentativo di mantenere l’evento apolitico evitando qualsiasi interferenza capace di comprometterne il successo. "Ci muoviamo in un contesto delicato e speciale, in cui i valori dell’Eurovision sono messi a dura prova dal contesto internazionale" ha commentato il vicedirettore dell’Intrattenimento Prime Time della Rai, Claudio Fasulo. "Occorre fare grande attenzione, anche se la questione delle bandiere è una questione di regolamento in vigore da dieci anni. Le bandiere che possono essere esposte solo solo quelle delle nazioni in gara. E non ci sono eccezioni". O meglio, una ce n’è: il vessillo arcobaleno della pace.

In tema di sicurezza è in corso un’allerta in tutto il Paese e le autorità svedesi hanno innalzato al grado 4 (su una scala da 1 a 5) per i roghi pubblici a Malmö del Corano dei giorni scorsi. La Farnesina sul sito Viaggiare Sicuri ha invitato tutti i connazionali in trasferta in Svezia a mantenere alta la soglia di attenzione.

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