Naso tappato, occhi che lacrimano, starnuti, un po’ di mal di testa: i sintomi tipici del raffreddore. Inoffensivo, ma invalidante, lo si combatte ricorrendo al fai-da-te, spesso con farmaci che, apparentemente privi di effetti collaterali, possono nuocere alla salute. L’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali e dei prodotti sanitari francese (Ansm), lo scorso ottobre ha sconsigliato l’uso di medicinali vasocostrittori (il cui compito liberare il naso chiuso) che contengono pseudoefedrina, una molecola che, potenzialmente, può esporre al rischio di ’infarti del miocardio e ictus’.
Tuttavia, "si tratta di un rischio raro: 307 casi gravi tra il 2012 e il 2018". Il raffreddore guarisce senza alcun aiuto, ma per ’bloccarlo’ prima che rovini le nostre giornate, si possono adottare alcuni accorgimenti. Fondamentale fin dai primi sintomi privilegiare un’alimentazione leggera e digeribile. L’organismo mobilita le sue energie per lottare contro il raffreddore, mangiando cibi pesanti che richiedono uno sforzo particolare allo stomaco per essere digeriti, ne sottraiamo una parte rendendoci più vulnerabili alla malattia. Da malati è utile adottare per 24 ore una monodieta a base di frutta e verdura. Anche il fegato ha un ruolo importante, è responsabile dell’eliminazione delle tossine, comprese quelle da batteri.
Per ottimizzare la sua attività si può ricorrere all’aiuto delle piante (desmodio e curcuma), oppure applicare sulla zona la borsa dell’acqua calda che, inducendo una vasodilatazione, migliora l’apporto di ossigeno e quindi la funzionalità epatica. Utile fare un bagno caldo che aumenta la temperatura corporea simulando l’effetto della febbre, meccanismo di difesa dell’organismo contro virus e batteri.
Preziosi alleati anche gli oli essenziali di ravinsatara e tea tree, antivirali e antibatterici, l’estratto di semi di pompelmo, che lotta contro gli agenti patogeni responsabili delle malattie e l’echinacea. Non da meno, la vitamina C di cui sono ricche frutta e verdura. Infine, poiché prevenire è meglio che curare, si possono adottare semplici abitudini, come areare i locali in cui si soggiorna e lavare spesso le mani per evitare la trasmissione da contatto. Ultimo consiglio, assumere ogni giorno probiotici, che rafforzano la flora batterica dell’intestino, in cui si trova l’80% delle cellule immunitarie.