Mercoledì 24 Aprile 2024

Helmut Berger L’uomo più bello, l’amore di Visconti

Addio al divo di “Ludwig“ e “La caduta degli dei“. L’attore non si è mai ripreso dalla morte di Luchino.

È morto a 78 anni Helmut Berger, volto del cinema di Luchino Visconti, del quale fu anche compagno di vita, per 12 anni. L’avevano definito "l’uomo più bello del mondo" e "il diavolo dal viso d’angelo"; il primo successo è con La caduta degli dei, nel 1969, nel quale interpreta il nevrotico e decadente personaggio di Martin von Essenbeck, protagonista di una celebre e controversa scena d’incesto con la madre (Ingrid Thulin). Del cinema di Luchino Visconti, Berger diventerà l’icona. Sarà l’infelice sovrano Ludovico II di Baviera in Ludwig, del 1973, e il cinico Konrad in Gruppo di famiglia in un interno, del 1974. "Visconti è stato il mio maestro di vita e di cultura. Siamo stati insieme per molti anni, ci siamo scambiati tutto. Quando è morto mi è crollato il mondo addosso", aveva confessato in una delle ultime interviste. Dopo la morte del regista, Helmut Berger cadde in una spirale di depressione, abusi di alcol e droghe. Una vita libera, totalmente. "Sono stato uno dei primi ad avere il coraggio di dichiarare apertamente la mia bisessualità", aveva detto. "D’altronde che cosa avrei dovuto fare? Sono così e così rimango, piaccia o no. Ognuno ha diritto alla propria natura". Ha consumato alcol e droghe, ha sperperato il denaro, è stato in prigione, ha tentato il suicidio. "Non ho rimpianti", diceva. "Per fortuna ho provato tutto. Ho vissuto quattro vite e sono soddisfatto di tutte e quattro".

Era nato a Bad Ischl, in Austria, nel maggio 1944, col nome di Helmut Steinberger. Si trasferì in Italia a 18 anni, come fotomodello, studiando all’Università per stranieri di Perugia. Nel 1964 visitò Volterra, e lì incontrò l’uomo che cambiò la sua vita, Luchino, che stava girando Vaghe stelle dell’Orsa: fu un colpo di fulmine. Gli anni ’70 furono quelli in cui Berger diventò un’icona di bellezza, spregiudicatezza, charme. È nel Giardino dei Finzi Contini di Vittorio De Sica, che vince l’Oscar per il migliore film straniero; il grande regista Billy Wilder disse "peccato che il miglior attore italiano sia austriaco". Ma nel 1976 muore Visconti, e Berger entra in una crisi da cui non si risolleverà più. Il giorno del primo anniversario della morte del regista, tenta il suicidio. Coppola gli regala un breve ruolo nel Padrino parte III; nel ’92 Madonna lo chiama per il video di Erotica. Ma vederlo negli ultimi anni , era un colpo al cuore. Tutto il dolore del mondo sembrava pesare su di lui, sul volto di quello che un tempo era l’uomo più bello del mondo.

Giovanni Bogani

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