Il 19 dicembre 1861 - era un giovedì - nasce a Trieste Aron Hector Schmitz, per tutti oggi Italo Svevo, un ’alias’ che esprime perfettamente la matrice culturale italiana, e quella germanica, che hanno alimentato la formazione del grande scrittore triestino. Nel 2023 che celebra i cent’anni dalla pubblicazione de ’La coscienza di Zeno’, Trieste lo festeggia nella sede del Museo Sveviano e nei luoghi
dello scrittore, primo fra tutti la centralissima piazza Hortis, nel cuore della città, dove campeggia la sua statua. Qui, martedì 19, alle 18,30 a Palazzo Biserini si terrà l’evento di Opening preview del Museo LETS – Letteratura di Trieste. In più, dal 19 al 21 viene organizzato il convegno ’I mondi di Zeno’ con alcuni fra i massimi studiosi sveviani contemporanei. Lunedì 18 alle 17 nel Museo Ebraico ’Carlo e Vera Wagner’ riflettori sul libro ’L’astuto imbecille e altri scritti sveviani’. E sempre lunedì 18, alle 20.30 nel Museo Revoltella andrà in scena ’Italo Svevo genero letterario’, un testo di Tullio Kezich, interpretato dall’artista Ariella Reggio. Il giorno successivo, alle 21, nella stessa location, si proietta il documentario ’Quell’incosciente di Zeno’, di Davide Ludovisi. Mercoledì 20 alle 19 all’Antico Caffè San Marco, alla presenza dell’autore, si presenterà ’La vita dell’altro. Svevo, Joyce: un’amicizia geniale’, di Enrico Terrinoni (Bompiani).