Da tempo l’attenzione di chef ed esperti di cucina è concentrata sull’importanza di utilizzare i cosiddetti ‘scarti’ alimentari. Una scelta sostenibile, a vantaggio di ambiente e portafoglio. Qualche esempio? I gambi dei broccoli e dei carciofi, opportunamente pelati, sono ottimi da consumare crudi o saltati. E ancora, le bucce di patate e di carote – meglio se biologiche – salate e passate in forno, diventano uno snack, perfetto per l’aperitivo con gli amici. Mentre il pane secco si trasforma nell’ingrediente principale di gustose preparazioni come canederli, crostoni e persino dolci torte.
Un’idea originale, adatta alla stagione estiva, è la marmellata realizzata con le bucce d’anguria. Una ricetta golosissima e a costo quasi zero proposta da Maria Antonietta Ficano, autrice di libri di cucina siciliana.
"Servono 500 grammi di buccia d’anguria – illustra l’esperta – cioè la parte bianca sottostante la polpa rossa, 230 grammi di zucchero, un pizzico di cannella e un limone medio non trattato. Tagliare a dadini la buccia e farla ammorbidire, cuocendola con un bicchere d’acqua in un tegame d’acciaio a fiamma bassa per circa 20 minuti. Aggiungere lo zucchero e cuocere, sempre a fiamma bassa, rimestando ogni tanto con un cucchiaio di legno. Quando il composto si è addensato, unire il succo e la buccia grattugiata del limone, la cannella e, a piacere, qualche fogliolina di menta. Chi ama le marmellate particolarmente dense può incorporare in cottura anche mezza mela".
"Chi invece non gradisce i pezzettoni – prosegue Ficano – può utilizzare a cottura ultimata
un frullatore a immersione
per rendere il preparato liscio.
Invasare infine la marmellata in vasetti piccoli precedentemente sterilizzati – con queste dosi ne vengono circa sei – capovolgere, coprire con un panno fino al raffreddamento completo. Realizzabile anche con le bucce di melone giallo, questa marmellata si presta pure ad accompagnare i formaggi",
lo.del