"Quello che abbiamo perduto. Quello che abbiamo salvato è il titolo di un libro che verrà distribuito da venerdì insieme al nostro giornale e che sarà presentato questa sera: è contemporaneamente un urlo di dolore e di speranza che parte da una terra ferita e in ginocchio, ma coraggiosa, mai doma.
L'appuntamento è per le 18,30 nella corte interna del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, in viale Beccarini 19: l’incontro è aperto al pubblico, per partecipare, basta registrarsi a questo link. Saranno presenti i due autori, Maurizio Maggiani e Nicoletta Valla, il sindaco di Faenza, Massimo Isola, la direttrice di QN, il Resto del Carlino, La Nazione, il Giorno e Luce!, Agnese Pini, e Valerio Baroncini, vicedirettore de il Resto del Carlino.
Il libro è in edicola in questi giorni con i nostri giornali al prezzo di 5 euro. Lo potrete trovare anche su Qn Store (store.quotidiano.net.). Tutto il ricavato del volume, realizzato grazie al contributo di Banca Ifis, sarà devoluto al Fondo Regionale istituito all’Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione civile dell’Emilia Romagna.
Il libro è un cocktail di storie e fotografie. Maurizio Maggiani, 72 anni, scrittore e giornalista di fama nazionale vive in una casa colonica nel pezzo di una vigna nella prima collina faentina. La Così come di Faenza è anche Nicoletta Valla, la coautrice e fotografa, 25enne, che vuole diventare psicologa e si mantiene agli studi lavorando. Anche lei è di Faenza, una delle città maggiormente colpite dall’alluvione. Ha cominciato a fare foto cinque anni fa con una vecchia fotocamera cinese Seagull, tramandatale da suo padre. È bravissima.
Quello che abbiamo perduto è la copertina del libro. Quello che abbiamo salvato l’ultima pagina o se volete la controcopertina. Ma si può anche invertire l’ordine: non ci sono numeri di pagine, i due racconti si uniscono a metà libro.
Il volume vuole lanciare anche un messaggio di speranza e di rinascita. Il ricavato delle vendite sarà così devoluto al Fondo Regionale istituito presso l’Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile dell’Emilia Romagna. Il libro è un racconto coinvolgente, che fa immedesimare il lettore nei protagonisti involontari di un evento che segna la storia del nostro Paese, impreparato nell’affrontare una simile catastrofe climatica ma sempre pronta nell’immediata reazione di generosa solidarietà. Ci si rende utili come si può: chi con la pala per sfidare il fango, chi sfornando crostate per rifocillare gli angeli del fango, chi con le immagini e le parole per testimoniare quello che è successo.
"Questa piccola cosa, questo modesto contributo al sostegno delle vittime della catastrofe che si è abbattuta sulla Romagna – scrive nell’introduzione Maurizio Maggiani – è frutto dell’incontro tra un anziano scrittore che nel secolo scorso faceva il fotografo e una giovane fotografa che qui, per la prima volta, si cimenta nel mettere in parole scritte la sua esperienza durante gli interminabili giorni e le angoscianti notti dell’alluvione. Un incontro singolare tra due esperienze, due età, due culture e due mentalità separate da mezzo secolo. Un incontro che ha arricchito l’anziano scrittore, che spera di aver dato anche lui qualcosa alla giovane fotografa. Abbiamo realizzato questo progetto in pochissimi giorni, spinti dall’urgenza. Se troverete che il risultato sia soddisfacente questo è per noi l’unico compenso a cui aspiriamo".