Influenza e raffreddore, che differenza c'è. Come difendersi dai colpi di freddo

Ecco le risposte per affrontare al meglio i mali di stagione. Sintomi e come curarsi. Cosa è vero e cosa è falso

Influenza 2018, già 185mila casi (foto archivio iStock)

Influenza 2018, già 185mila casi (foto archivio iStock)

Roma, 15 gennaio 2019 - Perché è bene distinguere una forma influenzale da un normale raffreddore? Come si cura il colpo di freddo? Sono ancora in tempo a fare la vaccinazione? Domande che si rincorrono in questi giorni, i rigori invernali moltiplicano le forme morbose, ed ecco le risposte per affrontare al meglio i mali di stagione

LE DIFFERENZE Spesso si confonde un semplice raffreddore con la vera e propria influenza. Qual è la differenza? Sotto il termine influenza sono spesso comprese una miriade di forme infettive dovute a molti virus di tipo diverso. Tecnicamente però si può parlare di vera influenza solo se ci sono tre condizioni presenti contemporaneamente: 1. febbre elevata, anche sopra i 38 gradi, che insorge improvvisamente. 2. Dolori muscolari, articolari o sistemici. 3. Sintomi respiratori: tosse, naso che cola, congestione, secrezione nasale, mal di gola.

RAFFREDDORE In tutti gli altri casi si parla di infezioni respiratorie acute o sindromi para-influenzali, come ad esempio il raffreddore, dove i sintomi principali sono il naso otturato che cola e gli starnuti o qualche colpo di tosse e un cerchio alla testa.

COME CURARSI In farmacia si possono trovare i comuni rimedi per trattare la sindrome influenzale e parainfluenzale. L’automedicazione deve essere responsabile, ovvero se le cose non migliorano dopo qualche giorno è bene consultare il medico. Tra i farmaci più utilizzati gli spray contro gocciolamento nasale, starnuti, congiuntivite; l'aerosol per il naso chiuso; collutori o pastiglie da masticare per alleviare il mal di gola, sciroppo lenitivo o sedativi della tosse, fluidificanti e mucolitici, antinfiammatori (antidolorifici e antipiretici) contro dolori e febbre. Gli antibiotici vanno presi solo su indicazione del medico per concomitanti infezioni batteriche.

Vero o falso?

Bere una spremuta d’arancia al giorno aiuta a prevenire raffreddore e influenza  Vero - Alcune persone pensano che assumere vitamina C possa aiutarli ad affrontare meglio la stagione invernale. È vero che l’assunzione di giuste dosi di vitamina C contribuisce a rafforzare il sistema immunitario. Quindi via libera agli alimenti che la contengono. Fare solo attenzione alle quantità: assumere agrumi in eccesso, magari non solo dalla dieta, ma anche attraverso gli integratori, potrebbe dar luogo a disturbi gastrointestinali.

Dopo tre giorni il malato non è più contagioso Falso - Ogni virus è diverso e colpisce ogni persona in modo differente. Sebbene un virus non sopravvive in eterno, non esiste tuttavia un tempo prestabilito in cui si smette di essere contagiosi. Per prevenire il contagio, quindi, piuttosto che guardare il calendario è meglio seguire delle semplici regole come lavarsi frequentemente le mani e fare attenzione al contatto con starnuti e fazzoletti altrui.

Pulire e disinfettare la casa aiuta a liberarsi dei virus in circolazione Vero - La durata della sopravvivenza dei virus varia da tipo a tipo. Il virus dell’influenza ad esempio può sopravvivere per 8-12 ore su superfici come i mobili della cucina e i lavelli in acciaio inox. Se qualcuno in casa si ammala è sicuramente utile usare prodotti a base di candeggina e sostanze disinfettanti per limitare la diffusione dei virus.

Dormire aiuta a difendersi dal virus Vero - Sonno e riposo sono estremamente importanti per aiutare il corpo a combattere un virus. Questo vale ancora di più per i bambini: lasciamoli dormire anche più del solito e teniamo monitorate le vie respiratorie quando infiammate, aiutandoli a liberarle in caso di necessità.

Un brodo caldo aiuta a contrastare l'infiammazione Vero - Recenti ricerche hanno evidenziato l’opportunità di assumere proteine per facilitare la ricostruzione delle cellule attaccate dagli agenti infettivi. Il brodo di pollo in particolare è un toccasana, in genere viene considerato una delle migliori risorse per nutrirsi in un momento in cui, a causa dell’infezione, si è inappetenti. 

Ogni tipo di tosse ha il suo rimedio Vero - È importante farsi consigliare dal farmacista sul giusto sciroppo a seconda del tipo di tosse. Se la tosse è grassa infatti, lo sciroppo avrà un azione espettorante per aiutare i bronchi a liberarsi dalle secrezioni; mentre se si tratta di tosse secca può essere utile uno sciroppo ad azione calmante o un cucchiaino di miele per dare un po’ di sollievo e riposare meglio.

Se si è vaccinati non ci si ammalerà per tutto l’inverno  Falso - Il vaccino protegge dai virus prevalenti in un anno specifico, ma non copre l’organismo da tutti i virus influenzali. In generale, si può dire però che chi si è vaccinato ha una bassa probabilità di ammalarsi o, se si ammala, la forma influenzale sarà più lieve. Soprattutto per le categorie a rischio il vaccino rimane comunque una delle armi di prevenzione più importanti. La campagna vaccinale si conclude alla fine di dicembre.

Gli antibiotici combattono l’influenza Falso - Gli antibiotici combattono soltanto le infezioni batteriche e l'influenza stagionale non è causata da un batterio, ma da un virus. Tuttavia però, in alcuni casi e per particolari soggetti (ad esempio anziani e malati cronici), dopo aver consultato il medico, può essere utile assumere una terapia antibiotica per contrastare alcune infezioni batteriche come bronchiti, sinusiti e polmoniti, che possono sopraggiungere a causa dell’influenza e che tendono a colpire il corpo già debilitato dal virus.

Salviette umide e alcol denaturato aiutano a far scendere la febbre Vero - Oltre ad assumere un antipiretico quando la febbre supera i 38°, pezzette inumidite e un batuffolo di alcol passato sulla pelle che scotta possono aiutare a trovare velocemente un po’ di sollievo quando la temperatura corporea è troppo alta.