Questa volta Babbo Natale ha portato il carbone sotto l’albero del ragazzino sbagliato. Il dodicenne, rampollo di una ricchissima famiglia, ha deciso di vendicare l’offesa, assoldando un killer per uccidere Santa Claus. Il vecchio canuto, sebbene caduto in disgrazia e ora al soldo del governo americano, non ha alcuna intenzione di arrendersi senza combattere. Anche perché sotto il barbone e la pancia da birra c’è Mel Gibson, 64 anni: sarà anche più bolso e rallentato, ma è pur sempre un’Arma Letale. Queste sono le premesse di Fatman, commedia d’azione diretta da Eshom e Ian Nelms, destinata alle sale ma poi uscita da noi direttamente su Sky, che ci restituisce un Babbo Natale col costume da boscaiolo (mica tutti hanno la divisa rossa e bianca che cucì loro sopra il pubblicitario della Coca-Cola…) e dal grilletto facile.
Non è la prima volta che la figura natalizia per eccellenza viene ‘stravolta’ per esigenze di copione: dall’horror alla commedia, dai cartoni animati ai fumetti, i Santa Claus alternativi e scorretti si sono moltiplicati negli anni. Impossibile dimenticare, ad esempio, Billy Bob Thorton, sboccato ubriacone che indossa barba finta e divisa rossa per svaligiare case insieme a Elfo (Tony Cox), piccolo di statura ma cattivissimo: le loro avventure sono raccontate in Babbo Bastardo (2003), scorrettissimo cult di Terry Zwigoff, ideale per chi è stanco degli eccessi di zucchero e miele dei film delle feste. C’è anche un sequel del 2016, non all’altezza.
Lunghissimo l’elenco degli assassini che si nascondono sotto i panni del ridanciano dispensatore di doni.
Tra i capostipiti spicca Natale di sangue (1984). Il protagonista è un bambino che vede i propri genitori uccisi da un folle vestito da Babbo Natale e finisce in orfanotrofio con il fratellino. Lì vive anni di privazioni e angherie, e impazzisce: mascherato da Santa Claus e armato di ascia si vendicherà in modo efferato su quanti l’avevano tormentato.
Pur trattandosi di uno schema abusato, gruppi di genitori picchettarono le sale americane all’uscita del film, timorosi che i figli potessero essere sconvolti dalla versione ‘cattiva’ di Babbo Natale. Il risultato furono 4 sequel e un remake del 2012.
In questo filone, si segnalano il laidissimo killer della serie tv Happy! (Netflix, 2017-2019, tratta dal fumetto pubblicato in Italia da Bao Publishing) che cattura i bambini offrendo loro doni, e The Elf (2017), horror soprannaturale che ruota attorno alla bambola maledetta di un elfo, aiutante per eccellenza di Babbo Natale, con tanto di lista dei cattivi da depennare (nel senso che li elimina fisicamente…).
Riprende i miti scandinavi il finlandese Trasporto Eccezionale – Un racconto di Natale (2010): Babbo Natale è un gigantesco e feroce demone sepolto nei ghiacci dal popolo Sami, che viene risvegliato dagli scavi di una multinazionale. Più classico il Grinch, star dei libri per ragazzi del Dr. Seuss: nell’omonimo film del 2000 con Jim Carrey diretto da Ron Howard, il mostruoso folletto decide di rovinare le feste ai bambini, calcandosi in testa il berretto col pon pon e ‘rubando’ letteralmente il Natale dalle case. La pellicola, a lieto fine, fu un successo mondiale.
Senza redenzione, invece, Babbo Nasale, protagonista di un epico episodio natalizio (del 1999) di Futurama, il cartoon fantascientifico di Matt Groening, creatore dei Simpson. Si tratta di un tronfio robot con tanto di slitta-jet e renne meccaniche deciso a punire ogni piccolo errore dei protagonisti. Costruito da una potente corporation nel 2081, impazzisce e semina il panico con mitragliatori e bombe a forma di decorazioni natalizie. Vende cara la pelle anche il Santa Claus dello speciale di Natale (1991) di Lobo, cinico cacciatore di taglie dei fumetti Dc Comics: il nostro anti-eroe viene ingaggiato dal Coniglio Pasquale per uccidere il nordico panzone che ha monopolizzato il business dei regali. Nonostante la resistenza armata di elfi e renne, potete scommettere che porterà a termine il lavoro.