Domenica 5 Maggio 2024

Ucraina, Medvedev: "Armi nucleari? Rischio c'è, la Russia potrebbe usarle in 4 casi"

Ricompare Shoigu, il ministro della Difesa russo, una delle tre persone che ha i codici della bomba atomica. "Mantenere pronte forze nucleari"

Il ministro degli Esteri russo Sergei Shoigu durante una riunione (Ansa)

Il ministro degli Esteri russo Sergei Shoigu durante una riunione (Ansa)

Roma, 26 marzo 2022 - Lo spettro dell'uso di armi nucleari nella guerra in Ucraina non si è dissolto. Anzi la Russia potrebbe usarle in quattro casi. Ad agitare le acque è il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo - ed ex presidente del Paese - Dmitry Medvedev, secondo quanto scrive la Pravda Ucriana, citando a sua volta l'Agenzia di propaganda russa Rbc. Ma anche il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, dice che occcorre tenere "pronte al combattimento le forze nucleari strategiche".

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Quattro casi per l'uso di armi nucleari dalla Russia

Per Medvedev, dunque, Mosca potrebbe ricorrere alle armi nucleari non solo se il suo territorio venisse direttamente colpito da armi analoghe, ma anche se queste fossero usate contro i suoi alleati. Il terzo caso in cui sarebbe possibile per la Russia ricorrere alla potenza atomica sussisterebbe di fronte a un'invasione delle infrastrutture critiche, a seguito della quale le forze di deterrenza nucleare russe sarebbero paralizzate. Il quarto caso sarebbe infine quello di un atto di aggressione contro la Russia o i suoi alleati, a seguito del quale l'esistenza del paese fosse minacciata.

"Nessuno vuole una guerra, tanto meno una guerra nucleare, che è una minaccia per l'esistenza stessa della civiltà umana - ha detto Medvedev -. In questo senso, quegli analisti che affermano, forse un po' cinicamente, ma tuttavia, che lo sviluppo delle armi nucleari ha impedito un numero enorme di conflitti nel ventesimo e nel ventunesimo secolo, hanno ragione. Questo è vero. In effetti, è quello che hanno fatto"."Quindi è ovvio che la minaccia esiste sempre", ha aggiunto l'ex presidente russo. Medvedev ha anche osservato che le armi nucleari della Nato sono dirette verso strutture sul territorio della Russia, così come le testate russe sono mirate a obiettivi in Europa e negli Stati Uniti. Pertanto, ha chiarito, è necessario perseguire una politica responsabile.   Medvedev ha sottolineato che l'attuale crisi è peggiore di quanto non fosse durante la Guerra Fredda, poiché in quel momento le controparti russe non stavano cercando di portare la situazione al punto di rottura, non imponevano sanzioni alle industrie, all'agricoltura e ai privati. Infine ha aggiunto che se la leadership russa avesse preso una posizione irresponsabile, si sarebbe ritirata dal nuovo trattato Start (Trattato di riduzione delle armi strategiche), visto che le persone che lo hanno firmato sono ora nella lista delle sanzioni dell'Occidente.

Le parole del ministro della Difesa

Occcorre tenere "pronte al combattimento le forze nucleari strategiche", ha detto invece il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu. "Le priorità sono le armi a lungo raggio a guida di precisione, l'hardware dell'aviazione e mantenere la prontezza di combattimento delle forze nucleari strategiche", ha chiarito nel corso di una riunione al ministero sull'attuazione dell'ordine di difesa statale, citato da Interfax. "Alla luce dell'operazione militare speciale, è necessario mantenere l'attuale tasso di forniture di armi avanzate, compresi i sistemi robotici e i mezzi di acquisizione di informazioni e di guerra elettronica, così come, naturalmente, come sempre, i mezzi di supporto materiale e tecnico, alle Forze Armate", ha aggiunto. 

Shoigu è una delle tre persone che, in Russia, ha i codici della bomba atomica. Il ministro è scomparso dai radar da diversi giorni, un eclissamento che ha alimentato le voci più disparate, dal fatto che abbia avuto un malore o a una sua possibile epurazione. Secondo gli ucraini, ha avuto un infarto a metà marzo e per questo non è apparso ad eventi pubblici.