Giovedì 16 Maggio 2024

Elezioni Londra, Sadiq Khan confermato sindaco. Le amministrative premiano i Labour

Sonora batosta per il partito conservatore del premier Rishi Sunak, che nei consigli locali perde oltre 470 seggi dei quasi mille che deteneva

Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, con la moglie al seggio elettorale (Ansa)

Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, con la moglie al seggio elettorale (Ansa)

Londra, 4 maggio 2024 – Il laburista Sadiq Khan confermato sindaco di Londra. Storico terzo mandato, dunque, per il primo cittadino musulmano, rieletto con ampio margine (oltre 276.000 preferenze) sulla rivale Susan Hall, candidata dal Partito Conservatore del premier Rishi Sunak. Secondo i dati riportati dalla Bbc, ha vinto in 9 dei 14 collegi elettorali con uno spostamento di voti del 3,2% a favore dei Labour, sebbene l'affluenza alle urne sia stata del 42,8%, leggermente in calo rispetto al 2021. 

"I nostri giorni più luminosi sono davanti a noi", ha detto il 53enne primo cittadino dopo l'ufficializzazione della sua vittoria, poster del trionfo laburista alle amministrative svoltesi giovedì in Inghilterra e Galles. Votazioni che rappresentano anche l’ultimo test, esteso a oltre metà del corpo elettorale potenziale del Regno Unito, prima delle politiche attese entro fine anno. E infatti lo stesso Khan ha dichiarato che il suo partito è “pronto a governare”. I Tories “non devono restare un minuto in più al potere”, gli ha fatto eco il leader del Labour, Keir Starmer.

A sorreggere la sua baldanza è un quadro generale in cui – dopo lo spoglio dei risultati dei consigli locali di ieri e quello delle poltrone dei sindaci completato oggi – il logoramento Tory al culmine di un tumultuoso ciclo di potere iniziato nel 2010 si conferma ancor più evidente del successo laburista. Successo che, però, secondo il Guardian “non si è trasformato in valanga”. Questo senza cancellare la portata di un sorpasso indiscutibile sui conservatori, già testimoniato dai 20 punti di scarto accreditati in sede nazionale da mesi dai sondaggi.

Sul fronte dei consigli locali, il partito di Sunak perde alla fine oltre 470 dei quasi mille seggi che deteneva, record negativo da 40 anni. Mentre il Labour avanza, sebbene restando sotto la soglia dei 200 in più stimati nelle proiezioni. Quanto alle 11 aree metropolitane in palio, i laburisti – Londra compresa – ne portano a casa almeno nove, tra molte riconferme e la conquista di un paio di amministrazioni di nuovo conio (inclusa quella di York, dove piantano una bandiera nel territorio del collegio elettorale di Sunak). Con tanto di trionfi – scontati, ma incoraggianti nei numeri – nelle due capitali rosse del nord dell'Inghilterra: Manchester, dove resta al potere il popolare Andy Burnham (63,4% dei voti e oltre 50 punti di vantaggio sulla conservatrice Laura Evans); e Liverpool, dove il veterano Steve Rotheram sale dal 60 a quasi il 70% dei suffragi e irride il premier come inquilino ormai “abusivo” (squatter) di Downing Street.

Ai conservatori non resta invece che il controllo dell'area metropolitana di Tees Valley e un riconteggio in quella delle West Midlands (Birmingham e dintorni) per i suoi due uscenti. Precario filo di ossigeno per la speranza di Sunak di resistere almeno sino alla seconda metà dell'anno e arrivare a ridosso della scadenza naturale della legislatura prima di convocare le elezioni per il rinnovo della Camera dei Comuni.