Mercoledì 24 Aprile 2024

Cos’è la Striscia di Gaza e la guerra tra Israele e Hamas

Governata dall’organizzazione terroristica islamista, l’Onu la considera territorio palestinese occupato da Israele, che controlla l’ingresso di persone e merci. Il quadro storico in cui è maturato l’attacco del 7 ottobre

Striscia di Gaza: la cartina

Striscia di Gaza: la cartina

Tel Aviv, 7 ottobre 2023 –  Hamas, organizzazione politica paramilitare islamista e terrorista, oggi ha sferrato un attacco contro lo Stato di Israele. Migliaia di razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza, da dove sono arrivati anche gruppi di miliziani infiltrati in territorio israeliano via terra, mare, aria (con l'aiuto di parapendii). Ma cos’è e dove si trova la Striscia di Gaza, al centro del cruento confitto israelo-palestinese? 

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Cosa sta succedendo in Israele: i perché della guerra con la Palestina in breve. La mappa

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La Striscia di Gaza è un territorio costiero abitato da popolazione palestinese di religione musulmana, appendice (exclave) dello Stato di Palestina riconosciuto dall’Onu. Confina a est e a nord con Israele, a sud con l’Egitto e a ovest con il Mar Mediterraneo. E’ stata occupata da Israele fino al 1994, anno in cui, con gli accordi di Oslo, è cominciato un graduale trasferimento di potere all’Autorità Nazionale Palestinese, ma solo nel 2005 c’è stato il ritiro dei civili.

 Dal 2007 la Striscia è governata da Hamas. Israele continua tuttavia a controllarne lo spazio aereo, marittimo e terrestre in entrata, presidia militarmente il confine, e il movimento di merci e persone. E’ il cosiddetto ‘blocco israeliano’.

Così Hamas arriva a controllare la Striscia

Nel 2006 Hamas vince regolarmente le elezioni, ha la meglio su al-Fath, il partito dell’ANP.  Ma nel risultato pesa molto il voto della Striscia di Gaza, dove Hamas è estremamente radicato mentre in Cisgiordaia al-Fath va per la maggiore. Inizia una fase di coabitazione al governo che però non tiene. Lo scontro tra le due formazioni sfocia in violenze armate, al termine delle quali Hamas occupa l’ANP e di fatto arriva al controllo totale della Striscia. 

La guerra tra Hamas e Israele 

Dal 2008 ha inizio la guerra tra Hamas e Israele, preceduta da una fase di embargo e assassini mirati da un parte, dal lancio di razzi dall’altra. Hamas vuole un alleggerimento sostanziale del blocco marittimo, terrestre e aereo imposto su Gaz da Tel Aviv e non accetta la tregua continuando azioni di guerriglia a cui Israele risponde con bombardamenti. L'operazione israeliana Piombo fuso è rivolta verso obiettivi militari ma le vittime civili sono innumerevoli. Nel gennaio 2009, l’esercito israeliano invade la Striscia e la città di Gaza. Si ritirerà mesi più tardi su pressione dell’Unione europea. Ma il conflitto israelo-palestinese fatto di operazioni militari, attentati e guerriglia non si è di fatto mai concluso.

Dal 2008 ad oggi si contano altre tre guerre vere e proprie, nel 2012, 2014 e 2021.

Il riconscimento della Striscia di Gaza e di Hamas

 L’Onu considera ancora la Striscia di Gaza territorio occupato per via del controllo delle frontiere da parte israeliana e il blocco economico di Israele che –  come l’Egitto  – trattiene una parte delle merci: nel 2012 ha riconosciuto la Striscia come parte dello Stato di Palestina, che in base alla Corte dell’Aja ricomprende Gaza e Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est. 

I paesi nel mondo che riconoscono lo Stato di Palestina attualmente sono più di 130 (Il Post). Tra questi non ci sono gli Stati Uniti, storici alleati di Israele, né l’Europa dell’Ovest, Italia compresa. Di recente la Svezia ha annunciato che darà il suo riconoscimento.  

Buona parte dell’Occidente (Ue e Stati Uniti inclusi) considera Hamas organizzazione terroristica non riconoscendo la sua giurisdizione su Gaza. Australia, Nuova Zelanda, e Regno Unito classificano solo la sua ala militare – Brigate Ezzedin al-Qassam - come organizzazione terroristica.