Domenica 13 Ottobre 2024

Giappone, troppi turisti maleducati: il monte Fuji sarà ‘coperto’ da una barriera

Traffico bloccato e rifiuti pur di assicurarsi uno scatto del monte sacro, vulcano famoso in tutto il mondo. L’amministrazione di Fuji-Kawaguchiko: “Decisione sofferta ma inevitabile”

Il monte Fuji troppo 'maltrattato' dai turisti: il Giappone corre ai ripari

Il monte Fuji troppo 'maltrattato' dai turisti: il Giappone corre ai ripari

Tokyo, 27 aprile 2024 – Il monte Fuji – la montagna sacra e più alta del Giappone, con i suoi 3.776 metri, e vulcano conosciutissimo – è stato troppo ‘maltrattato’ dai turisti. Così le autorità corrono ai ripari e decidono di coprire il gigante con una barriera. 

Una ‘decisione sofferta’, spiega l’amministrazione di Fuji-Kawaguchiko, città di 26mila abitanti che ha la fortuna di avere quello sfondo.

I turisti all’assalto del monte Fuji

Secondo quanto racconta la stampa giapponese, la pace dei residenti è finita nell’autunno di due anni fa, quando un influencer straniero ha postato una foto della montagna sacra, patrimonio mondiale dell’Unesco alle spalle di un mini-market.

Da allora centinaia di visitatori hanno continuato a radunarsi ogni giorno sul ciglio della strada per scattare le foto, noncuranti delle auto di passaggio, con il costante pericolo di collisioni.

Traffico bloccato e rifiuti pur di scattare una foto

L’amministrazione comunale ha ricevuto diverse segnalazioni di accessi bloccati ai marciapiedi per l’eccessivo affollamento e l’accumulo di spazzatura. Nel marzo dello scorso anno la municipalità ha affisso dei cartelli in inglese, cinese e tailandese per chiedere alle persone di smettere di parcheggiare illegalmente, di usare le strisce pedonali e di non lasciare rifiuti sul marciapiede, per poi arrivare a mettere una guardia di sicurezza sul posto, senza alcun risultato tangibile.

Come sarà la barriera

Oltre al gigantesco telo di plastica di fronte al mini-market, saranno  posti anche degli sbarramenti di acciaio larghi tre metri per impedire alle persone di attraversare la strada.

“Volevamo che i visitatori stranieri apprezzassero la vista, ma non abbiamo visto una diminuzione dei cattivi comportamenti”, ha detto Masakazu Togawa, assessore al Turismo della città di Fuji-Kawaguchiko. “Le presenze continuavano ad aumentare, e l’installazione della barriera è stata per noi una decisione dolorosa per quanto inevitabile”. Basterà a far desistere gli indisciplinati?

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