Kiev, 27 settembre 2023 – Zelensky chiama in campo il suo attaccante. Andrij Shevchenko, 46 anni, una meravigliosa carriera da ex calciatore alle spalle e poi da allenatore – dal 2016 al 2021 –, entrambe costellate di vittorie. Ha giocato con la maglia della Dynamo Kiev, Chelsea e Milan. Ct della nazionale ucraina dal 2016 al 2021. Eroe dell’Ucraina.
Ora arriva la nomina del presidente a suo consigliere freelance (esterno). Un particolare ruolo, ma del resto chi meglio di lui, rappresenta una figura “fuori dallo Stato”, come specificato nel decreto presidenziale numero 589, ritagliata su misura per adempiere ad un compito di rappresentanza nel mondo?
Shevchenko: “Continuo ad aiutare il mio Paese”
"Il mio ruolo non cambia, sono un consigliere freelance e continuerò a fare quello che ho sempre fatto: aiutare come posso il mio Paese, l'Ucraina”, puntualizza all’Ansa Andry Shevchenko, prima di scendere sul green di golf per l'All Star Match che precede la Ryder Cup. L'ex attaccante ucraino è al Marco Simone di Guidonia dove tra poco parteciperà alla gara-esibizione, uno degli eventi della Ryder Cup. Il suo impegno è noto: da maggio 2022, infatti, il campione è diventato ambasciatore della piattaforma di raccolta fondi per l’Ucraina nella guerra russo-ucraina, United24, lanciata lo stesso anno da Zelensky
L’identikit
I piedi d’oro dell’Ucraina. Un vero e proprio mito dentro e fuori Kiev. Ritenuto uno degli attaccanti più forti e più completi di ogni epoca. L’esordio del giovane Shevchenko è nella Dinamo Kiev, con cui vinse cinque campionati ucraini e tre coppe nazionali.
Nel 1999 approda al Milan giocando con la maglia rossonera per sette stagioni vincendo uno scudetto, una Supercoppa europea, una Supercoppa italiana, una Uefa Champions League e una Coppa Italia. Nel 2004, vince il Pallone d'oro. Nel 2006 viene acquistato dal Chelsea, con cui vince una Coppa d'Inghilterra e una Coppa di Lega inglese.
Nell'estate 2008, c’è il ritorno di Shevchenko al Milan per un prestito annuale. Rientrato al Chelsea, rescinde il contratto con gli inglesi per tornare alla Dinamo Kiev, con cui in tre anni mette in porta una Supercoppa d'Ucraina. Con la nazionale ucraina partecipa al campionato del mondo 2006 e al campionato d'Europa 2012 giocato in casa, rassegna al termine della quale decide di ritirarsi dall'attività agonistica.