Lunedì 29 Aprile 2024

Attentato Rouen, tutti i flop dell'intelligence francese

Boia scarcerati e permessi beffa. Uno dei killer dell'attacco in chiesa era ai domiciliari, ma poteva uscire di mattina

Controlli a Rouen dopo l'attacco in chiesa (Lapresse)

Controlli a Rouen dopo l'attacco in chiesa (Lapresse)

Roma, 27 luglio 2016 - Uno dei due terroristi di Saint-Etienne-du-Rouvray, Adel Kermiche, era uscito dal carcere il 2 marzo e aveva il braccialetto elettronico dal 16. Era libero di circolare dalle 8,30 alle 12,30. Secondo il quotidiano Figaro non era fra i diecimila islamisti schedati come i più pericolosi della Francia, i titolari della scheda ‘S’, benché avesse cercato di andare a combattere in Siria in maggio. La Turchia lo aveva rispedito al suo Paese, che lo aveva messo in carcere. In novembre Pierre Henry Maccioni, prefetto della regione Seine Maritime, aveva detto che nella sua zona di competenza vivevano 140 individui a rischio, trenta dei quali sottoposti a "sorveglianza particolare". Che evidentemente non si applicava ad Adel Kermiche.

SCHEDA / Chi sono i terroristi di Rouen

È l’ennesima falla dei servizi di sicurezza transalpini. Un anno fa ‘Dar al Islam’, la rivista dell’Isis in lingua francese, aveva esortato a colpire anche le chiese. Il rosario dei fallimenti è ininterrotto dal 7 gennaio 2015, quando i fratelli Cherif e Said Kouachi, cittadini francesi, figli di algerini, uccisero 12 vignettisti di Charlie Hebdo a Parigi. Said era finito in carcere nel 2005. Faceva parte del "gruppo del 19 arrondissement" che reclutava volontari per mandarli a combattere in Iraq contro gli americani. Dopo 18 mesi di cella era uscito con la condizionale. Il 13 novembre in diversi attacchi simultanei a Parigi perdono la vita 130 persone (93 nel solo Bataclan). La mente della mattanza Abdelhamid Abaaoud, ucciso a Saint Denis il 18 in un blitz della polizia, in febbraio si burlava dei controlli alle frontiere sulla rivista dell’Isis ‘Dabiq’. «Allah li ha resi ciechi e così sono riuscito a partire e a venire in Siria pur essendo ricercato da tante agenzie di intelligence».I viaggi sono stati da quattro a sei.   L'unico sopravvissuto del commando, Abdeslam Salah alle 8 del quattordici è riuscito a superare indenne un posto di blocco della polizia a Cambrai. Nessuno aveva segnalato la sua identità e neppure la Seat nera sulla quale era andato a seminare vittime nella capitale francese. Poche ore prima il fratello Brahim si era fatto saltare in aria in un caffè del Boulevard Voltaire. Nel 2014 il ministro degli interni Bernard Cazeneuve aveva varato una riforma degli apparati di sicurezza e aveva smantellato la Dst (Direzione Sicurezza del Territorio) e la Dcrg (Direzione Centrale per le informazioni generali) unificandole nella Dgsi. Molti sperimentati agenti erano stati mandati in pensione. Dopo la mattanza di Nizza, 84 persone uccise sulla Promenade des Anglais il 14 luglio da Mohamed Bouhlel alla guida di un camion frigorifero da 19 tonnellate, è emersa una realtà sconcertante. Il tir aveva superato un solo posto di blocco sorvegliato solo da due vigili. Gli agenti della polizia nazionale se n’erano andati alle 20,30, poco meno di due ore prima. Non solo. Il camion della mattanza è stato parcheggiato per nove ore in barba a un divieto di sosta a pochi metri dal posto nel quale ha cominciato la sua corsa di morte. Alle 15 di giovedì, ai limiti della zona interdetta al traffico, Mohamed Lahouaiej Bouhlel era stato fermato dai poliziotti che avevano preso per buona la sua spiegazione: "Debbo consegnare gelati". Il 16 luglio Cazeneuve ha fatto diffondere un comunicato che accreditava la presenza di «numerose volanti della Polizia Nazionale». Sandra Bertin, responsabile del servizio di videosorveglianza del Comune di Nizza, ha rivelato al Journal du Dimanche di aver ricevuto pressioni per modificare il suo rapporto nel quale aveva scritto che l’unica presenza era quella dei vigili della sua municipalità. Cazeneuve ha annunciato una querela.