Lunedì 29 Aprile 2024

César, a Parigi vince Polanski tra le proteste delle femministe

Oscar francesi del cinema: premio per il film "J'accuse". Disordini prima della cerimonia con bombe fumogene e lacrimogeni

Le proteste a Parigi contro Roman Polanski ai Cesar (Ansa)

Le proteste a Parigi contro Roman Polanski ai Cesar (Ansa)

Parigi, 29 febbraio 2020 - Bufera prima e durante la cerimonia di consegna dei premi César, gli Oscar francesi del cinema. A scatenare le furibonde proteste la scelta della giuria di assegnare al discusso Roman Polanski, accusato di violenze sessuali, il premio come miglior regista per il film "J'accuse" (L'ufficiale e la spia). Il regista era assente.

Ma il premio a un film che contiene un neanche troppo velato richiamo alla vicenda personale del regista ha scatenato una bufera. Un gruppo di manifestanti che urlavano " Polanski in carcere" ha cercato di fare irruzione nel teatro dove si svolgeva la cerimonia, mentre l'attrice Ade'le Haenel, simbolo del nuovo "metoo" francese, ha lasciato la sala per protesta. Disordini si erano verificati anche prima dell'inizio della cerimonia: alcune centinaia di manifestanti - per lo più donne - avevano protestato fuori dalla Salle Pleyel: con bombe fumogene, avevano tentato di avvicinarsi, lanciando slogan contro il regista (" Polanski stupratore, cinema colpevole, pubblico complice", "Vittime di Polanski, vi crediamo", "Abbasso il patriarcato").

Il caso ha offuscato il resto dei vincitori. Roschdy Zem è stato scelto come miglior attore per 'Roubaix, une lumie're', di Arnaud Desplechin, e Anais Demoustier come migliore attrice in 'Alice e il sindaco', di Nicolas Pariser. In evidenza anche "Belle E'poque", di Nicolas Bedos, per la migliore sceneggiatura originale; l'attrice non protagonista premiata è stata Fanny Ardant, mentre Swann Arlaud è stato il miglior attore non protagonista per 'Grazie a Dio', di Francois Ozon e il sud-coreano 'Parasite', di Bong Joon-Ho, ha vinto come miglior film straniero.