Gelo era atteso e gelo con la Russia sarà. Alle frontiere della Finlandia e non solo, dato che la Francia si attende operazioni russe non convenzionali alle prossime Olimpiadi di Parigi e così – secondo fonti qualificate – la Germania in occasione degli Europei di calcio e l’Italia in per il vertice G7 a metà giugno, in Puglia.
La decisione finlandese di entrare nella Nato – che aggiunge ben 1.340 chilometri di frontiera diretta tra l’Alleanza e la Russia – ha innescato la prevedibile reazione russa, sia con la decisione di creare un nuovo corpo d’armata nella repubblica russa della Carelia (un corpo d’armata “leggero“ che comprenderà la 200esima brigata di fucilieri ora di base a Pechenga, vicino Murmask, sull’Artico, e la 80esima brigata artica motorizzata di Alakurtti, a 50 km dal confine finlandese, oggi entrambe sotto il comando della Flotta del Nord e almeno altre 2 brigate da determinare) che confina con la Finlandia per 570 km, sia, nel 2023, con un flusso incontrollato di profughi contro il quale la Finlandia ha deciso nel novembre dello scorso anno il blocco delle frontiere fino al 14 aprile 2024. Ieri il governo ha deciso di prorogare il blocco sine die, suscitando viva irritazione in Mosca. Ma la frontiera russo-finlandese si avvia ad essere sempre più blindata.
La guardia di frontiera finlandese ha infatti iniziato ad aprile 2023 la costruzione di una barriera, un rete rinforzata alta tre metri sormontata da filo spinato, al confine orientale. "Una recinzione pilota di circa tre chilometri – dicono alla guardia di frontiera finlandese – è stata completata vicino a Pelkola, Imatra. L’attuazione della fase successiva, è iniziata a gennaio. In questa fase, circa 70 chilometri di barriera saranno costruiti ai valichi di frontiera e nelle loro aree circostanti nel periodo 2024-2025. La recinzione sarà poi estesa entro il 2026 per una lunghezza di circa 200 chilometri lungo il confine orientale".
Se la Finlandia si prepara al nuovo confronto strategico con Mosca (che fino al 1998 aveva ai confini finlandesi il 6° corpo d’armata) gli altri Paesi dell’Alleanza non sono meno consapevoli della necessità di rispondere all’aggressività russa. La Nato – che ieri ha riunito a Bruxelles i propri ministri degli Esteri, in primis per discutere della proposta di creare un fondo da 100 miliardi di euro in 5 anni per finanziare Kiev nel conflitto con Mosca – creerà almeno due grandi basi logistiche in Svezia e Finlandia e probabilmente rafforzerà il confine finlandese con nuove batterie antiaeree e antimissile.
Quello che diversi Paesi temono è poi un aumento degli attacchi non convenzionali russi. È il caso della Germania durante gli Europei di calcio, a giugno, e della Francia, in occasione delle Olimpiadi di luglio. All’inaugurazione di un Centro acquatico per i Giochi Olimpici del 2024 a Saint-Denis, il presidente francese, Emmanuel Macron, ha affermato di "non avere dubbi" sul fatto che la Russia stia cercando di sconvolgere l’organizzazione dei Giochi Olimpici, "anche in termini informativi e cyber" con hacker e attacchi informatici a pioggia.
A fare da argine a Mosca è sempre la Nato, che quest’anno festeggia i 75 anni e alla quale il presidente americano Joe Biden ha fornito ieri l’ennesima assicurazione: "Dobbiamo ricordare che il sacro impegno che assumiamo verso i nostri alleati, difendere ogni centimetro del territorio della Nato, rende anche noi più sicuri e fornisce agli Stati Uniti un baluardo di sicurezza senza eguali in nessun’altra nazione al mondo". "Di fatto – ha commentato ieri il portavoce di Putin, Dmitri Peskov – le relazioni tra Russia e Nato sono scivolate al livello del confronto diretto". Ma con una eventuale presidenza Trump tutto potrebbe tornare in discussione. Forse la Nato stessa. Ed è quello che Mosca spera.