Domenica 5 Maggio 2024

Melania Trump è sparita, complottisti scatenati

Non appare da un mese. Le ipotesi: dall'addio a Trump ai problemi di salute

Melania Trump (Ansa)

Melania Trump (Ansa)

Roma, 4 giugno 2018 - Silenzi e sparizioni sono da sempre la cifra della First lady americana. Ma adesso c’è chi pensa che Melania Trump stia esagerando. Che fine ha fatto la moglie del presidente? Se lo domandano gli statunitensi, ormai affezionati a una figura che agli inizi era stata trattata peggio di un dittatore nordcoreano. Ma dopo più di 20 giorni di assenza il mistero è un affare mondiale. I teorici della cospirazione vivono giorni felici, chi tira a indovinare trova su internet il posto giusto per ipotizzare l’inverosimile, compreso lo strappo definitivo da un marito misogino che avrebbe superato la misura. La prima domanda da fare tuttavia non è dove si sia nascosta, per forza o per capriccio. Bensì: se Michelle Obama si fosse volatilizzata per quasi un mese ci sarebbe stata la stessa agitazione? Probabilmente no.

C’È QUALCOSA di bizzarro in questa amministrazione e in questo matrimonio. E quando le cose partono strane, si sa, tendono a diventarlo sempre di più. Il doppio standard nel livello di attenzione del pubblico è il segnale che da questa presidenza ci si può aspettare di tutto. Lo profetizzò per prima madame Macron raccontando a Le Monde l’incontro con la first lady americana, a suo dire prigioniera virtuale alla Casa Bianca. «Non può neppure aprire una finestra, se le va», raccontò.

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Si riferiva solo ai vincoli di sicurezza imposti dal protocollo? Oggi i complottisti giurano di no, arrivando a immaginare una specie di Area 51 nelle cantine, dove la scienza sta cercando di verificare se una ex modella impertinente abbia qualche chance di convertirsi all’obbedienza. Melania là dentro non può fare nulla, raccontò la moglie del presidente francese, nemmeno aprire una finestra. L’ultima volta fu vista il 10 maggio al fianco di Trump quando furono accolti i tre ostaggi americani liberati dai nordcoreani. Quattro giorni dopo la sua portavoce Stephanie Grisham fece sapere che la first lady era stata ricoverata per eliminare con un’operazione una patologia benigna ai reni. Andare dal chirurgo e poi sparire non è il modo giusto per tranquillizzare la nazione.

E NON È BASTATO il tweet dello scorso mercoledì a sciogliere i dubbi: «I media stanno facendo gli straordinari con le speculazioni su di me – scriveva Melania o chi per lei–. State tranquilli, sono qui alla Casa Bianca con la mia famiglia. Sto alla grande e sto lavorando duramente per i bambini e per il popolo americano». C’è chi ha riconosciuto la mano dello stesso Trump, che, come ricorda lo scrittore Nick Jack Pappas, in passato ha cinguettato firmandosi John Barron, John Miller e David Dennison. L’ Huffington Post ha sottolineato che parole come ‘lavoro straordinario’ ‘speculazione’, ‘lavoro duro’ e ‘popolo americano’ appartengono al vocabolario del presidente. L’editorialista del New York Times Charles Blow ha ironizzato: «Chiunque tu sia, restituisci a Melania il suo telefono».

È STATO subito smascherato come fake, invece, un altro tweet della fist lady in cui le prime lettere di ogni riga compongono la parola "help", per dire del livello di paranoia. E se sul piano di realtà si riferisce che non ha trascorso nemmeno questo fine settimana con il marito a Camp David, restano aperte tutte le illazioni. Ha lasciato la Casa Bianca per trasferirsi a New York. Sta collaborando con il super procuratore Robert Mueller sul Russiagate per incastrare il marito. Lavora a un libro-verità su Donald Trump insieme con gli Obama. L’intervento ai reni non è andato bene. Sta aspettando che spariscano i lividi di una nuova operazione di chirurgia plastica. Fra tutte, l’ultima è la migliore perché prelude a un imminente ritorno con l’aria riposata.