Domenica 15 Giugno 2025
REDAZIONE ESTERI

Mauritius, la petroliera si spezza in due. Corsa contro il tempo per fermare la marea nera

Si costruiscono barriere per evitare ulteriore fuoriuscita di greggio. Gente in arrivo da tutto il Paese per aiutare a contenere il disastro

La petroliera incagliata alle Mauritius (Ansa)

Roma, 15 agosto 2020 - Si aggrava la situazione al largo dell'isola di Mauritius. Come si temeva ormai da giorni, la petroliera giapponese MV Wakashio si è spezzata in due. La nave cargo si era incagliata lo scorso 25 luglio, innescando la fuoriuscita di greggio che ha creato una marea nera diffusasi a tal punto da essere visibile dallo spazio.

La MV Wakashio trasportava 4mila tonnellate di petrolio: una parte si è riversata in mare (circa 1000 tonnellate) e un'altra è stata drenata dalle squadre di salvataggio nei giorni scorsi. Restavano però oltre 90 tonnellate di greggio che si erano infiltrate in diverse parti dell'imbarcazioni. E che ora potrebbero finire in acqua, alimentando la marea nera e minacciando ulteriormente la barriera corallina, oltre che la vitale industria turistica del piccolo Stato africano. A rendere ancor più allarmante la situaizone il peggioramento delle condizioni meteo, con le previsioni che stimano "onde alte fino a 4,5 metri" in arrivo nella zona. 

Già partita la corsa contro il tempo per arginare il disastro ambientale: la popolazione sta intervenendo con mezzi di fortuna per evitare la nuova uscita di petrolio. La Nbc riporta che i cittadini hanno costruito delle barriere con tessuto, foglie di canna da zucchero e bottiglie di plastica vuote per bloccare lo sversamento.

Sul posto stanno accorrendo persone da tutto il Paese per aiutare chi lavora al contenimento della marea nera. Ci sono chioschi che vendono cibo, barbieri che tagliano capelli da sistemapre poi sulle barriere così che assorbano il petrolio. Musicisiti si esibiscono gratuitamente tutta la notte, mentre la popolazione lavora incessantemente, sperando di salvare questo unico patrimonio naturale.