Giovedì 25 Aprile 2024

Coronavirus, è morta Lucia Bosè. Aveva 89 anni

L'attrice italiana naturalizzata spagnola si è spenta a Segovia dopo essere stata contagiata

Lucia Bosé è morta di coronavirus a Madrid (Ansa)

Lucia Bosé è morta di coronavirus a Madrid (Ansa)

Madrid, 23 marzo 2020 - È morta in Spagna Lucia Bosé, un'altra vittima 'illustre' del coronavirus. L’attrice aveva compiuto 89 anni lo scorso 28 gennaio.  A dare la notizia è il quotidiano El Pais che cita fonti vicine alla famiglia. Secondo i media spagnoli, l'attrice, che aveva problemi di salute da tempo, sarebbe deceduta in un ospedale di Segovia dopo aver contratto il coronavirus.

Il figlio Miguel Bosè, cantante e attore, la saluta su Facebook postando una foto della madre sorridente che si affaccia a una finestra ricavata in una palizzata azzurra. "E' già nel migliore dei posti", sono le sue parole:

Pochi giorni fa, il 14 marzo, Lucia Bosè aveva postato la stessa immagine su Instagram, con l'appello: "Anch'io resto a casa. Se vogliamo che questo finisca presto, a casa. #iorestoacasa # andràtuttobene".

Lucia Bosè, dopo un lungo fidanzamento con l'attore italiano Walter Chiari, conobbe il torero Luis Miguel Dominguín che sposò nel 1955 e col quale ha avuto i figli Miguel, Lucia e Paola. Le nozze civili furono celebrate a Las Vegas e quelle religiose in Spagna. Il matrimonio si concluse nel 1968 con la separazione a causa delle continue infedeltà del marito.

Come la Rai ricorda Lucia Bosè

La Rai dedica all'attrice dalla bellezza senza tempo una programmazione ad hoc: La Vita in Diretta le ha riservato un'intera parte del programma. Alle 19.25 Rai Movie manda in onda il film ''Accadde al Commissariato", commedia che la vide protagonista al fianco di Alberto Sordi e Nino Taranto.  Sempre oggi Rai Premium in seconda serata, intorno alle 23, mette in onda la miniserie tv ''I Viceré" di Roberto Faenza, nella quale Lucia Bosè interpretò il ruolo di una nobildonna siciliana nel periodo risorgimentale mentre sabato 28 marzo alle 21.10 su Rai Storia andrà in onda il film "La Signora senza camelie", una rilettura in chiave moderna della tragica storia narrata da Dumas figlio, per la regia di Michelangelo Antonioni.

Vita e carriera di Lucia Bosè

Italiana di nascita, ma naturalizzata spagnola, insieme a Silvana Pampanini, Gina Lollobrigida e Sophia Loren è stata una delle prime maggiorate del cinema italiano. Da molto tempo non appariva in un film, ma era sempre rimasta un 'personaggio' pubblico, sia in Italia che in Spagna, ed era nota anche per la tinta di capelli, di un blu particolarmente acceso.

Figlia di Domenico Borloni e Francesca Bosè, era una commessa milanese della famosa Pasticceria Galli quando fu notata dal regista Luchino Visconti. Le porte del cinema si aprirono dopo il 1947 grazie alla vittoria del concorso Miss Italia a Stresa. Alla stessa edizione parteciparono altre concorrenti divenute poi famose attrici: Gianna Maria Canale, Gina Lollobrigida (classificate seconda e terza), Silvana Mangano ed Eleonora Rossi Drago, poi esclusa perché sposata e madre. Lucia Bosè superò il provino per Riso amaro ma l'opposizione della famiglia la costrinse a rinunciare al film. Partecipò comunque ad alcune pellicole che segnarono l'affermazione del neorealismo italiano, come Non c'è pace tra gli ulivi (1950) di Giuseppe De Santis, ma soprattutto Cronaca di un amore (1950) di Antonioni, per il quale fu anche La signora senza camelie (1953).  In questo primo periodo fu diretta anche da Luciano Emmer e Francesco Maselli partecipando inoltre a diverse pellicole brillanti a fianco del suo primo fidanzato Walter Chiari.

Dopo 17 film si sposò e lasciò il cinema ma rimase un popolare personaggio da rotocalco. Tornò sugli schermi alla fine degli anni sessanta, per lo più in ruoli secondari in pellicole quali Sotto il segno dello scorpione dei Taviani; Metello di Mauro Bolognini, Fellini Satyricon, di Federico Fellini. Tra le interpretazioni successive si ricordano: Cronaca di una morte annunciata (1987), di Francesco Rosi, L'avaro (1990) di Tonino Cervi nel cui film è stata doppiata da Angiolina Quinterno, Volevo i pantaloni (1990) di Maurizio Ponzi, I Viceré (2007) di Roberto Faenza.

Nel 2000 riesce a realizzare un suo sogno di gioventù e crea nella città di Turégano il primo Museo degli Angeli che raccoglie le rappresentazioni degli angeli provenienti da ogni parte del mondo. In Cronaca di un amore è stata doppiata da Rosetta Calavetta. Nelle ultime puntate della fiction Capri 3 la voce di Lucia Bosè è sostituita da quella di Marzia Ubaldi. Nel 2017 riceve il Wilde Vip European Award per l'arte e la cultura, onorificenza conferita dalla Dreams Entertainment con l'Osservatorio Parlamentare Europeo.