
Il presidente russo Putin e il premier Conte (Ansa)
Ankara, 26 dicembre 2019 - A gennaio il parlamento turco voterà su un eventuale invio di truppe in Libia a sostegno del governo d'unità nazionale contro le forze del generale Khalifa Haftar. "Presenteremo la mozione alla riapertura del parlamento, il 7 gennaio", ha dichiarato il presidente Recep Tayyip Erdogan spiegando che è stato lo stesso governo guidato dal premier Fayez al Sarraj a chiedere aiuto ad Ankara contro l'offensiva delle forze rivali. E mentre nella città di Zawiya, nel Nord Ovest, si muore sotto le bombe di Haftar, la crisi libica è stata al centro di una lunga telefonata tra il premier italiano Giuseppe Conte e il presidente russo Vladimir Putin.
Erdogan: "Sosterremo il governo di Tripoli"
"Noi andremo nei posti in cui siamo stati invitati ad andare", ha affermato il capo dello Stato turco, citato da 'Hurriyet'. "Dal momento che esiste un invito esteso dalla Libia, noi lo accoglieremo", ha aggiunto. "Se Dio vuole, potremo fare adottare la mozione l'8 o il 9 gennaio e rispondere così in modo favorevole all'invito del governo libico legittimo" di aiutarlo militarmente, ha proseguito Erdogan. "Sosterremo con ogni mezzo il governo di Tripoli, che resiste contro un generale golpista sostenuto da Paesi arabi ed europei", ha aggiunto riferendosi ad Haftar, uomo forte dell'est della Libia, che ad aprile ha lanciato un'offensiva per prendere il controllo.
Telefonata Conte-Putin
Nel pomeriggio di oggi il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha avuto una lunga conversazione con il presidente russo Vladimir Putin. Lo riferisce una nota di palazzo Chigi. Al centro dei colloqui - si legge nel comunicato - i bilaterali, la crisi ucraina, siriana e soprattutto la Libia. Su quest`ultimo dossier, in particolare, i due presidenti si sono ripromessi un aggiornamento costante in considerazione della importanza strategica che la Libia riveste per gli interessi anche italiani.