Mercoledì 24 Aprile 2024

Attacco di Israele a Gaza: uccisi leader jihadisti. Richiamati 25mila riservisti

Dopo le minacce jihadiste, in seguito alla cattura di a-Saadi, arriva la risposta dell'aviazione israeliana che ha ucciso, tra l'altro, il comandante al-Jabari. La Jihad islamica: "Il nemico ha lanciato una guerra contro il nostro popolo. Tel Aviv sarà un nostro obiettivo". Oltre 40 feriti e 8 morti civili, più 14 dell'organizzazione jihadista. Si teme escalation militare, Israele devia il traffico aereo, gli Usa esortano alla calma. Gaza lancia razzi, poi intercettati dall'Iron Dome

Gaza, 5 agosto 2022 - L'aviazione israeliana ha attaccato la striscia di Gaza e le forze armate hanno annunciato l'avvio dell'operazione 'Breaking Dawn' contro la Jihad Islamica. È stato ucciso un alto esponente del gruppo palestinese della Jihad islamica, in un attacco contro un appartamento in cui si nascondeva. Si tratta del comandante militare Tayseer al-Jabari, che era il successore di Baha Abu al-Ata, comandante delle Brigate al-Quds nel nord della Striscia, l'ala militare della Jihad Islamica, ucciso nel novembre 2019 in un raid aereo israeliano. Insieme a lui - ha fatto sapere il portavoce militare - sono stati uccisi altri 14 membri dell'organizzazione nei raid aerei.

Gaza, notte di raid: ucciso Mansour, tra i capi Jihad. Lancio di razzi su Gerusalemme

Il ministero locale della Salute ha riportato anche 44 feriti (ma potrebbero salire fino a 50) e 8 morti, tra cui una bambina di 5 anni. Sale così la tensione con Israele che prima alza il livello di allerta deviando il traffico aereo, poi richiama 25mila riservisti e riprende gli attacchi sulla Jihad. Per tutta risposta dalla Striscia di Gaza sono stati lanciati "100 razzi" verso Israele, ha annunciato la Jihad islamica. Fonti militari israeliane parlano di "oltre 40 razzi", in parte intercettati dall'Iron Dome. 

Il timore di Israele è quello di un'escalation militare. Dopo gli attacchi della mattina, infatti, migliaia di persone si sono riunite per il funerale del leader jihadista al-Jabari ucciso e la Jihad islamica ha minacciato Tel Aviv e tutte le altre città israeliane come possibili prossimi suoi obiettivi. Il premier israeliano Lapid ha rivendicato gli attacchi, come "un'operazione per rimuovere una minaccia concreta".

C'è poi l'Egitto i cui sforzi, come mediatore tra le due parti, starebbero continuando, si riporta su Haaretz. Il Times of Israel, invece, parla di una ripresa delle mediazioni a partire da domenica. 

Soccorritori e vigili del fuoco a Gaza, dopo l'attacco (Ansa)

Dove è avvenuto l'attacco

L'attacco di oggi a Gaza ha colpito anche un grattacielo, nel quartiere Al-Rimal di Gaza City, scatenando un incendio la cui colonna di fumo secondo i testimoni è visibile per chilometri. Numerosi residenti sono rimasti feriti, così come riporta l'agenzia Wafa, la quale riferisce di missili che hanno colpito anche le località di Al-Fakhari e Khan Yunis a sud della Striscia, e Beit Lahia a nord, con feriti anche tra i bambini. Tutti gli attacchi sarebbero contro basi militari o edifici usati dalla Jihad islamica.

Dunque, dopo le ripetute minacce giunte negli ultimi giorni dalla Jihad islamica di condurre attacchi contro Israele, questa è la risposta. "La situazione nel sud di Israele è tesa. Noi non cerchiamo un conflitto, ma non esiteremo a difendere i nostri cittadini, se necessario" è il messaggio di oggi del ministro della difesa Benny Gantz, diretto ai dirigenti di Gaza. "Ai nostri nemici, in particolare ai leader di Hamas e della Jihad islamica, voglio dire che il tempo è scaduto. Questa minaccia sarà rimossa, in un modo o in un altro".

Gaza e Israele: botta e risposta sugli attacchi

"Il nemico ha lanciato una guerra contro il nostro popolo", ha affermato la Jihad islamica a Gaza, poco dopo l'inizio di primi attacchi dell'aviazione israeliana. "Noi tutti dobbiamo difenderci. Non consentiremo al nemico di continuare i suoi sistematici tentativi di colpire la resistenza armata". "Questo è un giorno destinato alla vittoria e il nemico deve capire che ci sarà una guerra senza resa. I combattenti della resistenza devono stare uniti, non abbiamo linee rosse nè freni", ha minacciato anche il segretario generale della Jihad Islamica, Ziad al-Nakhala. "Tel Aviv e tutte le altre città israeliane sono nel nostro mirino", ha detto anche il leader politico della Jihad islamica Ziad Nahaleh, citato dalla radio pubblica israeliana. "In questa campagna non ci poniamo alcuna linea rossa. Tel Aviv sarà un nostro obiettivo. Colpiremo tutte le città degli occupanti. Nelle prossime ore essi vedranno la nostra reazione". Secondo Nahaleh tutte le fazioni armate dei palestinesi devono unirsi a questo sforzo.

Le forze armate israeliane hanno poi schierato batterie aggiuntive di Iron Dome, il sistema difensivo anti-missilistico, nel centro del Paese per timore del lancio di razzi dalla Striscia di Gaza. La dichiarazione del premier Yair Lapid: "L'esercito ha colpito poco fa obiettivi della Jihad islamica a Gaza. Si tratta di un'operazione per rimuovere una minaccia concreta nei confronti di cittadini israeliani e nelle zone vicine a Gaza". "Il governo di Israele non permetterà ai terroristi di minacciare cittadini. Chiunque cerchi di colpirci sappia che lo raggiungeremo", ha aggiunto.

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Perché Israele ha attaccato

La escalation al confine fra Israele e Gaza si è creata quattro giorni fa in seguito alla cattura di Bassam a-Saadi, il capo della Jihad islamica in Cisgiordania. L'ala militare della sua organizzazione ha decretato lo stato di massima allerta fra i miliziani e ha minacciato attacchi. Israele teme in particolare lanci di razzi anticarro da Gaza contro veicoli israeliani in transito ai bordi della Striscia e ha chiuso al traffico diverse arterie e un tratto della ferrovia. Gantz ha anche accusato Hamas e la Jihad islamica di "tenere in ostaggio" la popolazione della Striscia e di essere la causa delle sue sofferenze, per la prolungata chiusura dei valichi fra Gaza ed Israele. Nel tentativo di evitare una escalation, l'Egitto ha fatto opera di mediazione fra Israele e la Jihad islamica. Un esponente dell'Onu, secondo i media, ha anche fatto visita alla famiglia di a-Saadi per tranquillizzarla sulle condizioni di salute del suo congiunto dopo la diffusione di notizie di un suo ferimento durante la cattura. Rivolgendosi alla comunità internazionale, in particolare a quanti hanno cercato di calmare le tensioni, Gantz ha assicurato che "Israele si comporta in maniera responsabile e controllata".

La mediazione dell'Egitto

Israele ha anche inviato un messaggio all'Egitto, mediatore tra i palestinesi di Gaza e Israele, come riporta l'emittente al-Arabiya. "Qualsiasi reazione del movimento islamico palestinese di Hamas al raid aereo lanciato da Israele sulla Striscia di Gaza porterà a una importante escalation militare". 

Così l'Egitto inizierà a mediare da domenica tra Israele e i gruppi palestinesi della Striscia di Gaza per raggiungere un cessate il fuoco, riferisce un membro della Jihad Islamica a condizione di anonimato aprendo la strada a 48 ore di combattimenti. Lo riporta il Times of Israel. Secondo il giornale Haaretz, invece, l'attività di mediazione sarebbe ancora in corso.

Israele alza il livello di allerta

In seguito all'uccisione dell'alto comandante della Jihad Islamica nel nord dell'enclave palestinese, Israele ha innalzato il livello di allerta per il timore di rappresaglie dalla Striscia di Gaza. La polizia ha anche richiamato i riservisti per aumentare il livello di sicurezza nelle aree minacciate e lungo il confine. Le autorità israeliane hanno inoltre deciso di deviare verso nord il traffico aereo in entrata e in uscita dall'aeroporto internazionale di Ben Gurion a Tel Aviv.

Casa Bianca esorta alla calma

Un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa ha detto che "dettagli di quanto avviene stanno ancora emergendo e stiamo monitorando gli sviluppi. Esortiamo tutte le parti alla calma". "Riteniamo - ha aggiunto - fermamente che Israele abbia il diritto di proteggersi".

Abu Mazen condanna l'aggressione

La presidenza della Palestina di Abu Mazen ha condannato "l'aggressione israeliana contro il popolo nella Striscia di Gaza" e ne ha chiesto "l'immediata fine". Lo riporta l'agenzia Wafa secondo cui "le forze di occupazione" israeliane sono "responsabili di questa pericolosa escalation". La presidenza di Abu Mazen ha invitato la comunità internazionale "a costringere Israele a fermare l'aggressione".

Migliaia al funerale del leader jihadista

Migliaia di persone hanno partecipato ai funerali del comandante jihadista ucciso, Tayassir Jaabari. Il suo corpo è stato trasferito dall'ospedale Shifa alla moschea al-Amari - nella città vecchia di Gaza - e poi nel rione di Sajaya dove abitava e dove è stato sepolto. Nella folla spiccavano - nonostante l'elevato rischio personale - i dirigenti delle Brigate al-Quds, l'ala militare della Jihad islamica. In cielo si notavano aerei senza pilota dell'aviazione militare israeliana. "La nostra reazione non si farà attendere", ha ammonito la Jihad islamica durante i funerali. A quanto pare si trattava di un avvertimento per un prossimo lancio di razzi verso Israele. A Gaza si è subito creata un'atmosfera di guerra. Molti hanno approfittato delle prime ore di incertezza per correre alle stazioni di benzina, per affollare supermercati e mercati ortofrutticoli. Nella popolazione è anche vivo il timore che un nuovo confronto militare con Israele possa causare ulteriori tagli alla erogazione della corrente elettrica, che già oggi è ridotta a sei ore consecutive ogni sedici.

Israele richiama 25mila riservisti

Il ministro della difesa Benny Gantz ha autorizzato il richiamo di 25 mila soldati della riserva. Lo ha reso noto la televisione commerciale Kan. Il loro inquadramento, ha notato la emittente, richiederà diversi giorni nel corso dei quali sarà possibile per Israele verificare se la crisi con Gaza possa ancora essere contenuta, o se essa sia destinata ad estendersi. 

Israele riprende gli attacchi alla Jihad

Israele ha ripreso a colpire postazioni della Jihad a Gaza. Il portavoce militare ha fatto sapere che "forze speciali e di artiglieria" hanno centrato "sei postazioni militari" della Jihad islamica nella Striscia. "Un certo numero di operativi dell'organizzazione - ha continuato - è stato neutralizzato durante gli attacchi".

Razzi lanciati da Gaza verso Israele

Dalla Striscia di Gaza sono stati lanciati "100 razzi" verso il sud e il centro di Israele dove prima erano risuonate le sirene di allarme. Lo ha annunciato la Jihad islamica, precisando che si tratta solo dell'inizio della sua reazione all'attacco israeliano odierno. Ci sono stati vari intercettamenti da parte dell'Iron Dome. Lo riporta il Jerusalem Post. Fonti militari israeliane, citate dalla televisione pubblica, hanno confermato per il momento "decine di lanci, oltre 40". Finora non si hanno notizie di vittime in Israele. Secondo i media israeliani, stasera solo la Jihad islamica ha sparato da Gaza, mentre per ora Hamas non ha partecipato ai combattimenti.