Mercoledì 11 Giugno 2025
REDAZIONE ESTERI

Isis, Cia: "Jihadi John è vivo e si trova in Libia". Team Europol contro propaganda sui social

Jihadi John, identificato come il 26enne Mohammed Emwazi originario di Londra, apparso nei filmati dell'esecuzione di giornalisti e oparatori umanitari, sarebbe rifugiato in Libia. Il Califfato lo vuole lontano dai riflettori per un po'. Intanto in Europa l'agenzia Ue per la lotta al crimine sta formando una squadra per contrastare la propaganda jihadista suo social media

Jihadi John, identificato come Mohammed Emwazi (Lapresse)

Washignton, 22 giugno 2015  - Jihadi John, il boia a volto coperto dello Stato islamico (Isis) apparso nei video di numerose esecuzioni degli ostaggi occidentali, si sarebbe rifugiato in Libia. E' quanto ha detto una fonte dell'intelligence americana al tabloid britannico Express, sottolineando che si tratterebbe "di una mossa tattica dell'Isis per tenerlo lontano dai riflettori". Jihadi John, identificato come il 26enne Mohammed Emwazi originario di Londra, è l'uomo apparso nei filmati dell'esecuzione dei giornalisti americani James Foley e Steven Sotloff, dell'operatore umanitario americano Peter Kassig e degli operatori britannici David Haines e Alan Henning. Il 26enne non è più comparso in video dallo scorso gennaio, quando giustiziò il giornalista giapponese Kenji Goto. "La sua identificazione da parte della stampa ha tolto alone di mistero alla sua immagine di 'uomo nero' e sebbene sia stato preso di mira con missili convenzionali, non abbiamo avuto conferma di averlo colpito - ha detto la fonte - abbiamo intercettato una comunicazione in cui si affermava che Emwazi era in Libia e che era rimasto lì per giorni".

TEAM EUROPOL PER CACCIA A JIHADISTI SUI SOCIAL - Europol, l'agenzia Ue per la lotta al crimine, ha formato un squadra dedicata esplicitamente a scovare e bloccare l'attività di Isis e dei suoi simpatizzanti sui social media. Rob Wainwrightm il direttore di Europol, ha spiegato al britannico Guardian che la nuova unità inizierà a lavorare dal primo luglio con "l'obiettivo di identificare i capi delle reti online" di Isis. Reti che riescono a produrre fino a 100.000 messagi al giorno generati dai 45.000/50.000 account legati a Isis Europol si è data l'obiettivo ambizioso di riuscire a chiudere qualsiasi nuovo account riconducibile ad Isis entro due ore dalla sua attivazione. La priorità è riuscire a bloccare l'opera di reclutamento sui social media specialmente dei più giovani e vulnerabili Impossibile tracciare tutti gli account legati allo Stato Islamico. Secondo una stima della Brooking institution a Washington i profili twitter legati ad Isis sono più di 90.000.