Ucraina news, il sindaco di Mariupol: combattimenti in centro. Telefonata Biden-Xi

Giorno 23 del conflitto con la Russia. Pechino: "La guerra non conviene a nessuno". Dossier dell'Intelligence del Pentagono allarmante: Putin potrebbe usare la minaccia nucleare. Missili su caserme a Mykolaiv: almeno 45 morti

Roma, 18 marzo 2022 - La guerra in Ucraina è giunta al 23° giorno, le forze russe stanno incontrando grosse difficoltà davanti alla resistenza di Kiev, ma hanno raggiunto il centro di Mariupol, come ha raccontato il il sindaco Vadym Boichenko alla Bbc. "Sono state molto attive oggi - ha dichiarato il primo cittadino -. La battaglia con i tank e le mitragliatrici continua. Non è stato risparmiato il centro della città. Non c'è neanche un pezzetto di terra cittadina che non abbia segni della guerra". E oltre 1.300 persone sono ancora intrappolate negli scantinati del teatro della città portuale colpito da un raid. Lyudmila Denisova, commissario per i diritti umani in Ucraina, ha ricordato che 130 persone sono state salvate dalle macerie, ma centinaia di persone, anche donne e bambini, sono bloccate nel rifugio ancora intatto.

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Una veduta aerea di Mariupol (Ansa)
Una veduta aerea di Mariupol (Ansa)

Intanto le sirene anti-raid continuano a suonare in diverse aree del Paese, bombardate dall'esercito di Mosca che tenta di indebolire le forze ucraine per avanzare. Tre forti esplosioni udite nella zona dell'aeroporto di Leopoli. La Bbc riferisce di allarmi nelle regioni occidentali di Rivne, Volyn, Ternopil e Ivano-Frankivsk. La provincia di Lugans è bersagliata. Concordati nove corridoi umanitari per evacuare i civili: da Mariupol alla città di Zaporizhzhia, e nella regione di Sumy, nel nord-est vicino al confine con la Russia. In arrivo umanitari a Balakleya e Izyum, nella regione di Kharkiv. 

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Intanto al Pentagono spunta un dossier dell'Intelligence allarmante: "C'è il rischio che il presidente Vladimir Putin minacci il ricorso alle armi nucleari contro l'Occidente se la dura resistenza ucraina".

Kiev, una zona residenziale (Ansa)
Kiev, una zona residenziale (Ansa)

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Sommario

Telefonata Biden-Xi Jinping

Telefonata tra Joe Biden e il presidente cinese Xi Jinping, per il quale un conflitto "non è nell'interesse di nessuno". “La crisi in Ucraina è qualcosa che non vogliamo vedere”, ha detto Xi aggiungendo che Cina e gli Stati Uniti devono assumersi le dovute responsabilità internazionali e compiere sforzi per la pace nel mondo. "La priorità assoluta ora è continuare il dialogo e i negoziati, evitare vittime civili, prevenire crisi umanitarie e il cessate il fuoco e la fine della guerra in Ucraina", ha aggiunto. Pechino ha anche ribadito la propria opposizione al ricorso a sanzioni "a tutto tondo e indiscriminate" che faranno soffrire le persone comuni e che potrebbero provocare "perdite irreparabili" per l'economia mondiale. 

I due leader hanno "convenuto sull'importanza di mantenere aperte le linee di comunicazione, per gestire la comunicazione fra i nostri due paesi". Tuttavia la Casa Bianca  è ancora preoccupata che la Cina possa fornire assistenza militare alla Russia e intende monitorare quello che succede, ha spiegato la portavoce Jen Psaki.

Diplomazia al lavoro

Ma l'attenzione della giornata si è concentrata molto anche sul discorso alla nazione di Putin. Il presidente russo ha nuovamente sentito il numero uno dell'Eliseo Emmanuel Macron, che gli ha ribadito la sua preoccupazione per la situazione a Mariupol. In mattinata invece Putin ha avuto un colloquio "duro e professionale" con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, dove ha accusato Kiev "di allungare i tempi dei negoziati, avanzando proposte sempre più irrealistiche". Un colloquio telefonico "difficilmente si può definire amichevole", ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.

Ma da Kiev il ministro degli Esteri ucraino, Dmitry Kuleba, fa sapere che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è pronto a incontrare Putin "anche oggi". Ma 'Volo' continua a parlare anche all'Europa. "Continueremo a dire ad alcuni leader occidentali che sarà la loro sconfitta morale se l’Ucraina non riceverà armi moderne in grado di salvare migliaia di vite”. Così il presidente in un passaggio dell’ultimo video pubblicato sui suoi canali social, riferendo che “l’esercito russo continua a bombardare le nostre città: Kiev, Lviv, Kharkiv, Cernihiv, le città del Donbass, Mariupol e le rispettive regioni, ma noi ci difendiamo rigorosamente, nonostante ad ora non abbiamo a sufficienza armi sofisticate per difendere il nostro cielo”. 

Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in un'intervista a Russia Today, ha affermato riguardo ai rapporti con l'Occidente: "Noi non chiudiamo le porte" della diplomazia, "sono loro a chiuderle". E ha aggiunto: "La Russia ha perso l'illusione di poter contare sull'Occidente", secondo il ministro Mosca non accetterà mai un mondo dominato dagli Stati Uniti. Riguardo alle sanzioni il tono di Lavrov è stato minaccioso: "La nostra reazione è solo l'inizio del cambiamento dell'economia della Russia". E pesano anche le dure parole di Biden su Putin, definito "un dittatore omicida", un "puro criminale", e pronunciate durante un evento a Capitol Hill per Saint Patrick's day.  Il portavoce del Cremlino ha commentato: "Le parole Biden? Insulti personali". Ma ha escluso una reazione particolarmente dura, vista "l'irritabilità del signor Biden, l'evidente stanchezza, la tendenza a dimenticare le cose".  

Pentagono: minaccia nucleare

Choc un dossier della Defense Intelligence Agency del Pentagono, citato da Bloomberg: il presidente russo Vladimir Putin potrebbe minacciare "il ricorso alle armi nucleari contro l'Occidente se la dura resistenza ucraina all'invasione russa continuerà. Il rapporto degli 007 evidenzia che la "protratta occupazione di parti del territorio ucraino minaccia di indebolire l'esercito russo e di ridurre il suo arsenale di armi modernizzato mentre le conseguenti sanzioni economiche potrebbero causare una prolungata depressione economica e uno stato di isolamento diplomatico", ha spiegato tenente generale Scott Berrier, direttore della Defense Intelligence Agency. Una combinazione pericolosa che mette Mosca spalle al muro. Difficoltà confermate anche dagli analisti del servizio segreto di Sua Maestà.Secondo l'MI6 britannico la Russia ha molte difficoltà a livello logistico perché le sue linee di rifornimento sono costantemente sotto attacco ucraino, e per difenderle deve spostare uomini e mezzi dal fronte, rallentando le operazioni. Il quotidiano The Guardian cita un rapporto della Difesa che definisce "vacillante" invasione russa dell'Ucraina. 

Bombardamenti e scontri

A Leopoli verso le 5.30 del mattino tre missili si sono stati lanciati contro la zona dell'aeroporto, ma non hanno colpito lo scalo, fa sapere il sindaco Andriy Sadovyi su Telegram. Un missile avrebbe centrato un edificio con un'officina per riparazioni. I razzi sono stati lanciati da un sottomarino situato nel Mar Nero, ha scritto il comando dell'aviazione ucraina su Facebook. "Secondo i dati preliminari, 6 missili da crociera, forse X-555, sono stati lanciati da un sottomarino nel Mar Nero", che aggiunge. "Due missili sono stati distrutti in aria dalle forze missilistiche antiaeree". E' statoil primo attacco alla capitale dell'Ovest dell'Ucraina dall'inizio della guerra. Pesantemente bombardato il gigantesco mercato di Kharkiv (300.000 metri quadrati). Varie colonne di fumo nero si levano sulla città, lo riporta la Cnn. Almeno 4 persone sono state uccise dalle bombe a Donetsk e nella sua periferia da parte delle truppe ucraine. E proprio nel sud-est dell'Ucraina Mosca ha creato una no-fly zone nei cieli sopra le Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk.

Martellanti bombardamenti anche su parte della provincia ucraina di Lugansk, controllata dalle truppe ucraine: i russi cercano di avanzare verso Rubizhne. A Sud sempre più drammatica la situazione di Mariupol, la città portuale assediata dalle forze di Mosca e difesa dal Battagliano Azov, viene colpita ogni giorno da 50 a 100 proiettili di artiglieria. La Cnn ha pubblicato un comunicato del consiglio comunale: "La città è sotto assedio da sedici giorni, più di 350.000 residenti di Mariupol continuano a nascondersi in rifugi e scantinati dai continui bombardamenti delle forze di occupazione russe. Circa l'80% del patrimonio immobiliare della città è stato colpito, di cui quasi il 30% non può essere ripristinato". E si continuano a cercare vittime sotto le macerie del teatro attaccato. Il ministero della Difesa russo sostiene che pesanti scontri sono in corso nel centro della città nell'est dell'Ucraina. Il portavoce del ministero, Igor Konashenkov, ha riferito che "le unità della Repubblica popolare di Donetsk, con il sostegno delle forze armate russe, stanno rafforzando l'accerchiamento e stanno combattendo contro i nazionalisti nel centro di Mariupol".

Missili anche su Kiev, lo ha denunciato il sindaco Vitali Klitschko in video: "Il nemico continua ad attaccare la capitale. Stamane la zona residenziale nel distretto di Podolsk è stata bombardata dagli orchi che hanno colpito sei case, asili nido e una scuola. Una persona è morta, 19 sono rimaste ferite, inclusi quattro bambini. Sul posto stanno operando i soccorritori e i medici". Missili russi - riferisce la Bbc - hanno colpito anche due caserme dell'esercito ucraino nella città meridionale di Mykolaiv, causando almeno 45 morti.

La difesa ucraina continua a battersi, il sentimento nazionale cresce: in patria per combattere sono già rientate 320.000 persone, riferisce la Cnn citando una stima del Servizio di guardia di frontiera dell'Ucraina. Secondo l'MI6 britannico il vero problema delle forze russe è la logistica: Mosca è stata costretta a dirottare un gran numero di truppe per difendere le linee di rifornimento attaccate costentemente dagli ucraini, rallentando la spinta sul fronte.

Bilancio perdite russe

La Russia avrebbe perso dall'inizio dell'invasione 14.200 militari, tra morti, feriti e catturati. Distrutti anche 450 carri armati, 1.448 veicoli corazzati da combattimento, 205 sistemi di artiglieria, 72 lanciarazzi multipli, 43 difese aeree, 93 aerei e 112 elicotteri. Colpite anche 879 unità di autoveicoli, 3 navi, 60 autocisterne e 12 droni da combattimento. I dati sono fortniti dallo Stato maggiore ucraino. 

Bambini uccisi

Dall'inizio dei bombardamenti sono stati almeno 109 i bambini uccisi, e 130 quelli feriti, ne dà notizia l'Ufficio del procuratore generale. Una straziante lista di minori deceduti che conta 55 piccole vittime a Kiev, 34 a Kharkiv, 26 a Donetsk, 29 a Chernihiv, 20 a Mykolaiv, 15 a Zhytomyr, 14 a Sumy e 14 a Kherson. I numerosi attacchi contro i civili fanno crescere le accuse a Mosca di crimini di guerra: i bombardamenti hanno danneggiato più di 439 scuole, tra cui 126 a Donetsk, 77 a Kharkiv, 39 a Mykolaiv, 32 a Sumy, 41 a Kiev. 

Putin vuole finire prima del 9 maggio

Da fonti russe, riportate dal'agenzia Adnkronos, arriva l'ipotesi che la fine dell'"operazione militare speciale" potrebbe arrivare perima del 9 maggio. Infatti Putin ha la speranza di poter celebrare sulla Piazza Rossa, nel 77esimo anniversario della vittoria sulla Germania nazista nella Seconda guerra mondiale, anche la vittoria in Ucraina. E nonostante le forti perdite, alla fine di aprile Putin potrebbe presentarsi alla parata sulla Piazza Rossa vincente. Negli ambienti di Mosca si sottolinea: "Trovarsi il 9 maggio in piena guerra sarebbe un brutto colpo di immagine". Quindi quella data per il leader del Cremlino potrebbe essere una nuova giornata di "trionfo del patriottismo", come lui stesso definì la parata otto anni fa di annessione della Crimea.

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