Roma, 23 gennaio 2024 – Gli Stati Uniti sono aperti a sostenere lunghe pause umanitarie a Gaza per il rilascio degli ostaggi e per la consegna di ulteriori aiuti alla popolazione della Striscia. Lo afferma il portavoce del consiglio alla sicurezza nazionale John Kirby, rispondendo a chi gli chiedeva se gli usa appoggerebbero pause di 30 o 60 o 90 giorni. Kirby ha inoltre osservato come ieri “è stato un giorno terribile per l'Idf in termini di perdite”.
Barak a Netanyahu: "Bibi, per l'amor di Dio, vattene"
Il consigliere per il Medio Oriente del presidente americano Joe Biden sta tenendo colloqui nella regione su un nuovo accordo, forse più lungo, per il rilascio degli ostaggi israeliani in cambio di una pausa nei combattimenti a Gaza.
Un accordo era già stato cercato nelle ore passate, quando secondo la Cnn Netanyahu avrebbe proposto una tregua e un salvacondotto ai vertici del movimento islamico in cambio della liberazione degli ostaggi. Ma questo tentativo si sarebbe concluso con un nulla di fatto, a causa del ‘no’ di Hamas, come riportano i media israeliani.
Intanto, l’esercito israeliano ha annunciato di essere riuscito a circondare Khan Younis, la principale città nel Sud della Striscia di Gaza e una delle principali roccaforti militari di Hamas.
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Gli Stati Uniti hanno attaccato tre impianti usati da gruppi affiliati all'Iran in Iraq. Questi attacchi sono in risposta alla serie di attacchi contro il personale americano e della coalizione in Iraq e in Siria. Lo riferisce il US Central Command. Dalle prime informazioni ci sarebbero due morti
Hamas ha pubblicato in serata un video che ritrae l'attacco dove sono rimasti uccisi 21 soldati israeliani nel campo profughi di al-Maghazi, nel centro di Gaza. Il video mostra un miliziano sparare un colpo di mortaio contro una casa. Poi lancia una granata contro la parte anteriore di un carro armato parcheggiato fuori dall'edificio, poi una forte esplosione. Infine appare una didascalia: è questo "il momento in cui un campo minato viene fatto esplodere" prendendo di mira "le forze israeliane. Speriamo siano morti".
Gli Stati Uniti sono aperti a sostenere lunghe pause umanitarie per il rilascio degli ostaggi e per la consegna di ulteriori aiuti a Gaza. Lo afferma il portavoce del consiglio alla sicurezza nazionale John Kirby, rispondendo a chi gli chiedeva se gli usa appoggerebbero pause di 30 o 60 o 90 giorni. Kirby ha inoltre osservato come ieri "è stato un giorno terribile per l'Idf in termini di perdite". l consigliere per il Medio Oriente del presidente americano Joe Biden sta tenendo colloqui nella regione su un nuovo accordo, forse più lungo, per il rilascio degli ostaggi israeliani in cambio di una pausa nei combattimenti a Gaza. Lo ha reso noto la Casa Bianca. Brett McGurk era in Egitto e visiterà altri Paesi per discutere "il potenziale per un altro accordo sugli ostaggi, che richiederebbe una pausa umanitaria di una certa durata", ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby. "Non vogliamo vedere una riduzione del territorio di Gaza. Lo abbiamo detto in privato e lo abbiamo detto in pubblico", ha concluso Kirby.
Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed Al-Ansari, ha espresso un cauto "ottimismo" per i colloqui in corso per raggiungere un accordo tra Israele e Hamas, nonostante finora le risposte siano state negative. Ci sono "discussioni serie da entrambe le parti, abbiamo presentato idee a entrambe le parti, riceviamo un flusso costante di risposte da entrambe le parti, e questo di per se' e' motivo di ottimismo", ha riferito, esortando a concentrarsi "sul processo di mediazione in se'". Fonti egiziane hanno fatto sapere che Hamas ha rifiutato la proposta israeliana di una tregua di due mesi in cambio del rilascio degli ostaggi, la liberazione di detenuti palestinesi e la possibilita' dell'esilio per i leader del Movimento islamico. L'iniziativa israeliana non recepisce la richiesta di Hamas di mettere fine al conflitto e di ritirare le truppe dalla Striscia ma sembra superare quelle precedenti.
Le forze israeliane stanno isolando il complesso medico Nasser a Khan Younis, esponendo al pericolo la vita del personale, dei pazienti e degli sfollati. Lo ha detto su Telegram Ashraf al-Qudra, portavoce del Ministero della Sanità nella Striscia di Gaza, aggiungendo che "le squadre mediche non sono in grado di trasferire casi gravi dal Nasser Medical Complex al vicino ospedale da campo giordano a causa dei continui bombardamenti". In precedenza, al-Qudra aveva chiesto un ''intervento urgente'' per proteggere l'ospedale Nasser e l'ospedale El Amal e per facilitare il movimento delle ambulanze da e verso gli edifici.
"Tra il 25 e il 30% dei container mondiali passano attraverso il Mar Rosso e in questo mese abbiamo visto una diminuzione del traffico del 22%: la libertà di navigazione è essenziale per l'Ue dato che siamo una potenza commerciale, che esporta bene e servizi per 3,1 trilioni di euro e importa per 2,8 trilioni". Lo ha detto Valdis Dombrovskis, commissario europeo per il Commercio. "Al momento - ha aggiunto - non ci sono impatti visibili su prezzi energetici, o su prezzi de beni, ma vediamo già degli effetti sul prezzo dei trasporti: maggiori impatti dipendono dalla durata della crisi".
Una fonte informata egiziana ha reso noto che Hamas ha respinto la proposta di Israele di un cessate il fuoco di due mesi in cambio del rilascio degli ostaggi israeliani ancora detenuti a Gaza. Lo ha detto all'Associated Press in condizioni di anonimato
L'esercito israeliano annuncia l'accerchiamento totale di Khan Younis
Le forze israeliane di terra hanno completato l'accerchiamento di Khan Yunis, la principale città nel settore meridionale della striscia di Gaza, ed hanno rafforzato la propria presenza al suo interno. Lo ha reso noto il portavoce militare. All'operazione, ha aggiunto, hanno partecipato unità di paracadutisti, della brigata Givati e mezzi blindati, assistiti da unità di commando. Quell'area - ha aggiunto il portavoce -è ritenuta una roccaforte della 'Brigata Khan Yunis' di Hamas. Nel corso delle operazioni, ha aggiunto il portavoce, "abbiamo eliminato decine di terroristi e preso possesso di magazzini di armi".
Il responsabile del Foreign Office ha affermato che la seconda azione militare congiunta condotta nella notte dalle forze di Londra e Washington è arrivata in seguito a oltre 12 attacchi degli Houthi contro le navi nel Mar Rosso avvenuti nei 10 giorni dal primo intervento anglo-americano. Cameron si è detto fiducioso sul fatto che i raid possano ridurre le capacità di risposta degli Houthi e li ha accusati di contribuire all'escalation nella regione. Secondo il ministro "non è accettabile" la narrazione dei ribelli secondo cui i loro attacchi avvengono in risposta a quanto sta accadendo a Gaza nel conflitto tra Israele e Hamas.
Hamas ''non ha ricevuto ufficialmente'' alcuna proposta di tregua da Israele che preveda la sospensione dei combattimenti per due mesi in cambio del rilascio degli ostaggi. Lo ha detto un portavoce di Hamas in Libano, Walid Kilani, all'agenzia di stampa turca Anadolu. Per Hamas, ha ricordato, ''la condizione principale per un accordo è un cessate il fuoco totale e completo, non temporaneo''. Solo se questa condizione verrà raggiunta ci potranno essere colloqui sugli ostaggi, ha spiegato Kilani.
La morte di 21 soldati israeliani a Gaza ''ci obbliga a raggiungere gli obiettivi di questa guerra'' che ''determinerà il futuro di Israele''. Così il ministro israeliano alla Difesa Yoav Gallant ha commentato l'episodio più sanguinoso che ha coinvolto i militari di Tsahal da quando è iniziata l'operazione di terra a ottobre, parlando di una ''mattina difficile e dolorosa''. Gallant ha aggiunto che ''i nostri cuori sono con le care famiglie nel loro momento più difficile''.
Sono 21 i soldati israeliani morti a Gaza nella sola giornata di ieri: è il bilancio giornaliero più pesante dall'inizio del conflitto. Lo ha annunciato questa mattina il portavoce delle IDF, Daniel Hagari. La maggior parte delle vittime di ieri, ha spiegato, sono stati uccisi ad Almaazi dall'esplosione di un razzo che ha colpito un deposito e un edificio precedentemente minati dall'esercito per demolirli.
Cinque persone sono state uccise e altre 21 sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano a est della città di Jabalia, nella Striscia di Gaza: lo ha reso noto questa mattina la Mezzaluna Rossa Palestinese. “La squadra di ambulanze della Prcs a Jabalia, nel nord di Gaza, ha trasportato diversi morti e feriti oggi, mentre la postazione medica della PRCS a Jabalia si è occupata di cinque morti e 21 feriti a causa dei bombardamenti dell'occupazione israeliana a est di Jabalia”, ha scritto la Mezzaluna Rossa su X.
Il sito Axios ha riferito che Israele ha offerto una tregua di due mesi come parte di un potenziale accordo sugli ostaggi. Ma Tel Aviv ha aggiunto anche l’uscita sicura da Gaza agli alti dirigenti di Hamas come parte integrante di un più ampio accordo di cessate il fuoco con i movimenti estremisti palestinesi.
Sebbene ciò garantirebbe un passaggio sicuro fuori da Gaza ai massimi leader di Hamas che hanno orchestrato l’attacco del 7 ottobre, privare Gaza dei suoi leader potrebbe indebolire la
presa di Hamas sulla Striscia devastata dalla guerra, consentendo allo stesso tempo a Israele di continuare a rintracciare obiettivi di alto valore all'estero, si legge sul sito del network americano.