Giovedì 25 Aprile 2024

Gruppo Wagner decimato: "Centinaia di morti al giorno". Scintille tra Prigozhin e Mosca

Il leader dei mercenari esorta ancora l'opinione pubblica russa per avere più munizioni in Ucraina: "È necessario che politici, bastardi, immondizia appongano la loro firma"

Roma, 22 febbraio 2023 -  Il capo del Gruppo Wagner, l'oligarca russo Yevgeny Prigozhin, ha esortato i russi a fare pressione sull'esercito affinché fornisca munizioni ai suoi combattenti. Un appello senza precedenti che evidenzia la portata delle tensioni tra i mercenari e lo stato maggiore russo. "Se ogni russo al suo livello, senza chiamare nessuno a protestare, dicesse semplicemente 'Date a Wagner le munizioni', cosa che sta già accadendo sui social network, allora sarebbe già importante", ha detto Prigozhin in un audio diffuso dal suo ufficio stampa.

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Combattenti del Gruppo Wagner
Combattenti del Gruppo Wagner

Da giorni Prigozhin attacca il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, dicendo che non sta più fornendo munizioni e i suoi militari stanno subendo enormi perdite. Il Gruppo Wagner è in prima linea nella battaglia per la città di Bakhmut, nell'est dell'Ucraina. "Li costringeremo a darci proiettili", ha insistito il capo dei Wagner. "Ci sono i proiettili. Ma è necessario che politici, bastardi, immondizia appongano la loro firma" affinché siano consegnati, ha aggiunto rincarando la dose.

Queste sue dichiarazioni segnano una nuova escalation nelle tensioni tra il Gruppo Wagner e l'esercito russo. Le tensioni sono diventate sempre più visibili nelle ultime settimane mentre le forze russe tentano di impadronirsi di Bakhmut, con i militari e il Gruppo  Wagner che rivendicano progressi e talvolta si contraddicono a vicenda. Ieri Prigozhin aveva accusato il capo di stato maggiore Valery Gerasimov di essersi macchiato di "tradimento" non consegnando le munizioni richieste da Wagner.

Secondo Prigozhin, l'obiettivo è lasciare che Wagner sia "distrutto" sul campo di battaglia. Prigozhin ha anche affermato che il suo gruppo ha subito "centinaia di vittime" ogni giorno a causa della carenza di munizioni. Il ministero della Difesa russo ha risposto alle accuse con una dichiarazione in cui descriveva in dettaglio il numero di munizioni fornite a "squadroni d'assalto volontari". Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, si è rifiutato di commentare la vicenda. In Russia, criticare l'esercito russo è un reato punibile con 15 anni di reclusione.

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