Mercoledì 8 Maggio 2024

Caso Skripal, decine di diplomatici russi espulsi da Ue e Usa. L'Italia ne caccia due

In seguito al caso della ex spia del Kgb avvelenata in Inghilterra, e viste le decisioni prese dal Consiglio Europeo, sono stati allontanati decine di diplomatici russi. Trump ne caccia 60. Mosca: "Risponderemo in base al principio di reciprocità"

Militari britannici sul luogo dell'avvelenamento di Skripal (Ansa)

Militari britannici sul luogo dell'avvelenamento di Skripal (Ansa)

Roma, 26 marzo 2018 - L'Italia espelle due diplomatici russi. Lo ha reso noto la Farnesina. Gli effetti della tensione internazionale creati dal caso Skripal, l'ex spia del Kgb avvelenata assieme alla figlia 4 marzo a Salisbury, in Gran Bretagna, coinvolgono anche il nostro Paese. In una nota del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, si legge: "A seguito delle conclusioni adottate dal Consiglio Europeo del 22 e 23 marzo scorso, in segno di solidarietà con il Regno Unito e in coordinamento con partner europei e alleati Nato, il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha notificato oggi la decisione di espellere dal territorio italiano entro una settimana due funzionari dell'Ambasciata della Federazione Russa a Roma accreditati in lista diplomatica".

Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha annuciato che "come seguito" di quanto deciso al vertice Ue, in risposta all'attacco di Salisbury, "oggi già 14 Stati membri hanno deciso di espellere diplomatici russi". Ha anche aggiunto: "Ulteriori misure, compreso altre espulsioni non sono da escludersi nei prossimi giorni e nelle prossime settimane".

ESPULSIONI A RAFFICA - Un provvedimento preso già da Germania, Francia, Olanda, Lituania, Estonia, Polonia, Danimarca, Olanda, Ucraina e Repubblica Ceca, che allo stesso modo hanno annunciato l'espulsione di diplomatici russi, come risposta alla vicenda della spia avvelenata. Berlino, Parigi e Varsavia ne hanno espulsi quattro ciascuno. Tre dalla Lituania. Due per Italia, Olanda, Danimarca, Repubblica Ceca e Spagna. Uno dall'Estonia, dalla Finlandia, dall'Ungheria e dalla Norvegia. L'Ucraina è arrivata ad allontanarne 13.

L'Austria invece resta neutrale. "Sosteniamo la decisione di richiamare l'ambasciatore dell'Unione europea, ma non prenderemo alcuna misure a a livello nazionale", hanno detto in una dichiarazione congiunta il cancelliere Sebastian Kurz e ministro degli Esteri Karin Kneissl.

L'esempio europeo ha convinto all'azione anche Trump, che ne caccia 60: prendendo di mira 48 ufficiali d'intelligence del consolato di Seattle e altri 12 della rappresentanza di Mosca presso l'Onu. A tutti è stato intimato di lasciare gli Stati Uniti entro una settimana. Il Canada, di seguito, ne espelle 4. "Stiamo prendendo queste misure in solidarietà con il Regno unito", ha detto la ministra canadese degli Esteri Chrystia Freeland.

MOSCA: RISPONDEREMO - Mosca non rimarrà a guardare e assicura che risponderà in "base al principio di reciprocità", ha avvertito il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, poco prima che gli Usa e 14 Paesi europei ufficializzassero l'espulsione di diplomatici russi dai rispettivi Paesi. La Russia prevede di mandare via almeno 60 diplomatici dell'ambasciata americana, ha anticipato il primo vice presidente della Commissione affari internazionali del Consiglio della Federazione, Vladimir Dzhabarov. "E' chiaro che la decisione verrà presa dai vertici dello Stato, ma è anche chiaro che le misure saranno speculari e riguarderanno lo stesso numero di dipendenti delle missioni diplomatiche. Gli Usa riceveranno così come risposta un tale regalo". 

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LONDRA ESULTA - Il governo britannico ha accolto con gioia la risposta europea al caso Skripal. Sia il ministro degli Esteri Boris Johnson che quello della Difesa Gavin Williamson hanno esultato. Johnson ha twittato: "La straordinaria risposta internazionale dei nostri alleati rappresenta la più grande espulsione collettiva di agenti dell'intelligence russa nella storia e ci aiuterà a difendere la nostra sicurezza. La Russia non può violare impunemente le norme internazionali". Londra per prima aveva ordinato l'espulsione di 23 diplomatici russi due settimane fa, mossa alla quale Mosca aveva risposto con una misura analoga contro 23 diplomatici britannici a Mosca.