Domenica 19 Maggio 2024

Soldato Usa arrestato in Russia per furto

Il fatto è avvenuto il 2 maggio. Ed è stato confermato dai portavoce dell’US Army e della Casabianca

Roma, 7 maggio 2024 – Il 2 maggio un sergente dell’esercito americano, Gordon Black, è stato arrestato in Russia e al momento è in un centro di detenzione. La notizia, che era stata data dalle reti statunitensi NBC e ABC, è stata confermata dalla portavoce dello US Army: “Le autorità russe hanno arrestato a Vladivostok un nostro soldato sulla base di accuse di reato”. Anche la Casa Bianca ha confermato di essere a conoscenza del caso.

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Il 34enne era di stanza in Corea del Sud ed era in procinto di tornare negli Stati Uniti, in Texas. Il 10 aprile si è invece recato in Russia senza il permesso dei suoi superiori. A Vladivostok si apprende dalla TASS, il sergente ha una relazione con una donna. L’agenzia russa ha anche riferito, citando il Dipartimento per gli affari interni della regione, le motivazioni del fermo: l’americano avrebbe commesso un furto proprio ai danni della ragazza. I due avrebbero avuto una lite e poco dopo lei lo avrebbe denunciato. Il soldato americano e la ragazza russa si sarebbe conosciuti in Corea del Sud dove la donna lavorava.

Gordon Black non è l’unico cittadino statunitense detenuto sul suolo russo. Nelle prigioni russe ci sono infatti altri sei cittadini americani fra cui un ex marine, Paul Whelan. Whelan è stato arrestato nel dicembre del 2018 ed è accusato di spionaggio. Nel 2020 è stato condannato a sedici anni di reclusione. Con la stessa accusa le autorità hanno incarcerato anche Evan Gershkovich, un giornalista del Wall Street Journal, arrestato a Yekatinburg il 29 marzo del 2023.

Accusati di aver commesso reati legati alla droga risultano invece il musicista Travis Leake, che viveva in Russia da anni, e Marc Fogel, insegnate, condannato a quattordici anni di prigione. 

Infine nelle prigioni di Putin sono stati rinchiusi anche Alsu Kurmasheva, giornalista russo americana, accusata di non essersi registrata come agente straniero e di aver raccolto fondi per conto di governi stranieri e Ksenia Khavana, con doppia cittadinanza russo-americana che, secondo le autorità, avrebbe contribuito a raccogliere fondi a favore dell’Ucraina.