Lunedì 29 Aprile 2024

Daniele Nardi, nuovo stop alle ricerche. La fidanzata di Ballard: non c'è più speranza

Il maltempo ostacola ancora le ricerche sul Nanga Parbat

Tom Ballard e la fidanzata Stefania Pederiva su Facebook

Tom Ballard e la fidanzata Stefania Pederiva su Facebook

Roma, 3 marzo 2019 - Ha perso le speranze la fidanzata di Tom Ballard, l'alpinista britannico disperso da una settimana con l'italiano Daniele Nardi sul Nanga Parbat. In una intervista al Sunday Times, Stefania Pederiva, che vive in Italia, ha dichiarato: "Non c'è più speranza". E racconta l'ultima volta che ha sentito il compagno il 22 febbraio: "Si annoiava al campo base. Era felice di andare e non ha preso il telefono con lui. Era calmo e stava bene. Aveva perso peso a causa dell'altitudine". Speranze tenute in vita invece dal padre di Ballard, Jim: "Se non sono stati già consumati dalla montagna, quei ragazzi potrebbero sopravvivere lassù per 10 giorni, anche per 14. Non rinuncerò alla speranza finché non mi verrà detto che devo farlo. Dobbiamo rimanere saldi e sperare".

Nanga Parbat, riprese le ricerche: segui qui gli aggiornamenti

Secondo quanto affermato dall'ambasciatore italiano in Pakistan, Stefano Pontecorvo, le ricerche dei due alpinisti riprenderanno domani. In precedenza si era sperato in una ripresa immediata delle ricerche perché due elicotteri militari pakistani avevano ottenuto l'ok per decollare. Ma sono andati prendere l'alpinista Alex Txicon al campo base del K2 e lo hanno trasferito in quello del Nanga Parbat. "Domattina si attrezzano e cominciano le ricerche", ha spiegato Pontecorvo.  

Già dalle prime ore le ricerche erano in dubbio perché "sia sul Nanga Parbat che sul K2 sta nevicando e i piloti stanno verificando se è possibile volare" spiegavano dal coordinamento dei soccorsi. Poi una schiarita ha fatto ben sperare sulla ripresa delle ricerche.

Sulla pagina Facebook di Nardi, prima dell'ulteriore rinviosi spiegava che "grazie all’intervento dell’Ambasciatore Stefano Pontecorvo e alla preziosa collaborazione dell’Aviazione pakistana, i velivoli hanno effettuato il volo in assetto di massima allerta essendo la zona del K2 lungo il confine con l'India. I piloti hanno volato radenti le morene del Baltoro, fino a raggiungere il campo base e caricare Alex Txikon con il suo gruppo e attrezzatura per poi rientrare immediatamente nell'area di sicurezza fuori dal ghiacciaio. Gli elicotteri hanno fatto rifornimento a Paju in salita e stanno andando ora a Skardu. Dopo i rifornimenti, voleranno con maggiore tranquillità verso sud, quindi nell'area interna del Pakistan, dove si trova il Nanga Parbat per raggiungerne il campo base e possibilmente campo 1. Qui i cuochi, l'ufficiale di collegamento e Ali Sadpara, con gli altri due alpinisti pakistani, hanno predisposto le piazzole di atterraggio".  

L'alpinista italiano di Sezze e quello britannico, da diversi anni residente in Val di Fassa in Trentino, non danno più notizie da quando domenica erano impegnati nell'ascesa dello Sperone Mummery, un tratto nell'ascesa al Nanga Parbat molto pericoloso sotto l'aspetto climatico, e difficile sotto quello tecnico. Infatti nel periodo invernale mai nessun alpinista era riuscito a raggiungere la vetta della montagna dell'Himalaya attraverso lo Sperone Mummery. L'ultima comunicazione era stata quella di Daniele Nardi fatta via telefono satellitare alla moglie Daniele domenica 24 febbraio. 

Agostino Da Polenza, coordinatore della macchina dei soccorsi sul Nanga Parbat: "I russi ci hanno comunicato che stanno andando via dal campo base del K2, ovvero di chiudere la loro spedizione e che stanno scendendo a Skardu e si sono messi a disposizione per andare a soccorrere Daniele e Tom".  La spedizione russa è formata anche da alpinisti kazaki e kirghisi. "Se accogliere o meno la richiesta di aiuto della spedizione russa lo decideremo nelle prossime ore. Posso dire che tutte le decisioni le prendiamo assieme, con la famiglia con la quale c'è molta ragionevolezza tecnica". Da Polenza è un grande alpinista e capo spedizione del passato che fondò assieme all'amico Ardito Desio il Comitato Ev-K2-CNR.

Intanto un gruppo di amici di Daniele Nardi ha lanciato una raccolta fondi su internet per "dare una aiuto alle ricerche" dell'alpinista italiano e del suo compagno di scalata inglese dispersi da domenica scorsa. Nelle prime sette ore sono stati raccolti 20 mila euro, offerti da quasi 600 donatori. 

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