Domenica 5 Maggio 2024

Coronavirus e scuola, come funziona negli altri Paesi europei

Si torna tra i banchi con incognite e timori, ecco come si sono organizzati Germania, Francia, Spagna. Il 'caso' danese

La scuola sta per riaprire in tutti i Paesi europei (Ansa)

La scuola sta per riaprire in tutti i Paesi europei (Ansa)

Roma, 30 agosto 2020  - Non solo in Italia è conto alla rovescia per il rientro a scuola: anche  in gran parte dei Paesi europei bambini e ragazzi tornano tra i banchi tra numerose incognite e i timori di insegnanti e genitori, a partire dalle incertezze sulla contagiosità dei più piccoli.  La Germania lo ha già sperimentato, e si è trovata costretta a richiudere decine di istituti dopo l'emergere di nuovi focolai di coronavirus. Ora si preparano alla prova del fuoco anche Francia e Regno Unito, questa settimana, mentre in Spagna si tornerà sui banchi a partire dal 7 settembre. Con misure e precauzioni che variano da Paese a Paese. 

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Il caso Danimarca

Non tutti riusciranno probabilmente a fare come la Danimarca, uno dei primi Stati occidentali a riaprire le sue scuole, ad aprile. Copenhagen ha separato gli alunni in micro-bolle di massimo 12 bambini, con orari di inizio delle lezioni sfalsati e banchi monoposto a 2 metri di distanza, tanto da rendere superflue le mascherine. 

Mascherine in Francia

Ma altrove nel Vecchio Continente le protezioni individuali sono ritenute necessarie. A Parigi, ad esempio, dove si punta a un rientro in classe che sia "il più normale possibile", ha assicurato il ministro dell'Educazione nazionale, Jean-Michel Blanquer. L'attesissima ripresa scolastica del 1 settembre avverrà seguendo poche regole: mascherine in ogni circostanza per insegnanti e studenti dopo gli 11 anni e principio della non mescolanza tra i gruppi di allievi. In caso di contagi, si procederà a test e isolamento. 

Spagna: gli over 6 con naso e bocca coperti

La stessa linea è seguita dalla Spagna dove il ministro dell'Istruzione, Isabel Celaá, si è detta convinta che "i benefici della scuola superano di gran lunga i rischi" e che in ogni caso "non esiste il rischio zero". Il governo di Madrid ha siglato venerdì con le comunità autonome il protocollo con cui punta a riaprire in sicurezza: previsto l'uso generalizzato delle mascherine per i bambini sopra i sei anni, oltre al mantenimento delle distanze. 

Regno Unito, quarantena ai contagiati

Milioni di ragazzini si preparano a tornare sui banchi in settimana anche in Inghilterra e nel Galles. Per i bambini dai 7 anni in su, oltre che per il personale, la mascherina potrà essere adottata a discrezione delle scuole, qualora non si riesca a mantenere il distanziamento. Anche se il governo, nelle sue linee guida, "non raccomanda" l'utilizzo universale di questi dispositivi. In caso di contagio le équipe di protezione sanitaria consiglieranno alla scuola quanti alunni dovranno essere mandati a casa per un auto-isolamento di 14 giorni. In una lettera aperta indirizzata ai genitori del Regno Unito, il ministro dell'Istruzione britannico, Gavin Williamson ha anche esortato a non tenere a casa i propri figli: "Rischiano di perdere molto di più di qualche mese di apprendimento, potrebbero essere intaccate enormemente le loro future opportunità di successo". Nei giorni scorsi le massime autorità sanitarie del Paese avevano sottolineato come "pochissimi, se non nessun bambino e adolescente", subirebbero danni di lungo periodo dal Covid-19 solo frequentando la scuola. 

Belgio

Si va verso la riapertura, dal 1 settembre, anche in Belgio, uno dei Paesi con il tasso di mortalità pro capite più alto al mondo: tutti gli allievi dai 12 anni in su e gli insegnanti saranno tenuti a indossare la mascherina. 

Polonia

E in settimana si tornerà a scuola anche in Polonia, per la prima volta da metà marzo, nonostante un numero record di infezioni registrate quotidianamente nei giorni scorsi.