Lunedì 29 Aprile 2024

Corea del Nord minaccia gli Usa. "Diritto di abbattere i loro caccia"

Il ministro degli esteri di Pyongyang a New York: "Trump ci ha dichiarato guerra. Possiamo attaccare anche se i jet non sono ancora all'interno dei nostri confini". Il Pentagono: "Abbiamo arsenale immenso"

Corea del Nord, un'immagine in tv del leader Kim Jong-un (Ansa)

Corea del Nord, un'immagine in tv del leader Kim Jong-un (Ansa)

Roma, 25 settembre 2017 - Non si placa il crescendo di tensioni tra Corea del Nord e Usa. L'ultima minaccia arriva dal regime di Pyongyang, con il ministro degli esteri Ri Yong Ho che ha preso la parola a New York in un rarissimo incontro con i giornalisti. "La carta delle Nazioni Unite sancisce il diritto all'autodifesa degli stati membri e, visto che gli Usa hanno dichiarato guerra al nostro paese, noi abbiamo il diritto di rispondere e di abbattere i caccia americani anche se non sono ancora all'interno dei nostri confini", ha detto il ministro nordcoreano. "Tutte le opzioni sono sul tavolo", ha poi aggiunto, precisando che le recenti affermazioni del presidente americano Donald Trump sono "una chiara dichiarazione di guerra" alla Nord Corea.

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A stretto giro arriva la replica del portavoce del Pentagono, il colonnello Robert Manning. "Gli Stati Uniti hanno un arsenale immenso da fornire al presidente Trump per affrontare la questione della Corea del Nord", afferma. Quindi sottolinea, sulla falsariga del ministro nordcoreano, come "tutte le opzioni sono sul tavolo". E chiarisce:"Offriremo al presidente tutte le alternative necessarie se le provocazioni di Pyongyang continueranno".

Solo pochi giorni fa il presidente Usa Donald Trump aveva sferzato un attacco verbale nel confronti del regime di Kim Jong-Un durante il suo primo discorso all'Onu. "Se ci attaccano non c'è altra scelta che distruggere la Corea del Nord", aveva detto. Parole che avevano fatto seguito all'invio da parte degli Stati Uniti di 4 jet F-35B invisibili e 2 bombardieri strategici B-1B che avevano simulato un bombardamento strategico nei cieli sudcoreani, vicino al confine col Nord. Una dimostrazione di forza che era arrivata dopo gli ultimi test missilistici e nucleari di Pyongyang.