Carles Puigdemont (Lapresse)
Bruxelles, 5 novembre 2017 - Carles Puigdemont e i suoi 4 ministri si sono consegnati al Belgio, presentandosi spontaneamente in commissariato. Sono stati per ore nella sede della procura di Bruxelles, interrogati individualmente dal magistrato in presenza degli avvocati. Alla fine il giudice istruttore del Belgio ha decretato la libertà su cauzione per tutti gli esponenti per i quali le autorità spagnole hanno spiccato il mandato d'arresto europeo. I cinque hanno l'obbligo di restare in Belgio fino a quando resterà il mandato d'arresto europeo e di presentarsi in tribunale ogni volta che saranno chiamati. Oltre all'obbligo di permanenza è stato deciso anche il ritiro del passaporto. Intanto il ministro dell'Interno di Bruxelles Jean Jambon invita l'Ue a "guardare attentamente" il comportamento della Spagna verso i separatisti catalani: "C'è la legge spagnola, ma anche il trattato sui diritti umani, che vanno al di sopra della legge nazionale".
PUIGDEMONT PROPOSTO A GUIDA LISTA INDIPENDENTISTA - Sempre il consiglio nazionale del PDeCAT ha proposto Carles Puigdemont alla guida di una eventuale lista unitaria indipendentista alle elezioni del 21 dicembre, nella quale figurerebbero "tutti i prigionieri politici".
CENTINAIA IN PIAZZA A BARCELLONA - Centinaia di persone simpatizzanti con il movimento indipendentista si sono radunate nella piazza dell'Università di Barcellona per chiedere la liberazione degli otto ex deputati e dei leader dell'Assemblea nazionale catalana (Anc) e Omnium Cultural, in carcere. 'Libertà per i prigionieri politici', 'Siamo una repubblica', recitano i manifesti di colore giallo affissi un po' ovunque vicino alla piazza. La manifestazione di oggi dà il via alla cosiddetta 'settimana della libertà', che culminerà con la grande marcia dell'11 novembre.
Alcuni manifestanti, appartenenti al collettivo Anonymous, sono arrivati in piazza con maschere del film 'V per vendetta'.
