Lunedì 29 Aprile 2024

Una casa gratis in Giappone, ecco come fare

Okutama, una cittadina a due ore di treno da Tokyo, ha deciso di regalare gli appartamenti abbandonati a chiunque, italiani compresi, ne faccia richiesta

Il tempio Sensoji (Ansa)

Il tempio Sensoji (Ansa)

Tokyo, 7 dicembre 2018. Una casa gratis (o quasi) a due passi da Tokyo. Il sogno si chiama Okutama, una piccola cittadina a due ore di treno dalla capitale giapponese che ha deciso di regalare gli appartamenti abbandonati all'interno del proprio comune a chiunque, italiani compresi, ne faccia richiesta. L'obiettivo è ripopolare il paesino, incastonato nello splendido parco nazionale di Chichibu-Tama-Kai. Okutama al momento conta poco più di cinquemila anime ed entro il 2040, se nessuno deciderà di trasferirvisi, rischia di rimanere completamente disabitato. "Una casa gratis - per di più in un paradiso naturale - potrebbe sembrare una truffa. Ma il Giappone ha più case che persone in grado di viverci", fa notare la Cnn.

Nel 2013 gli appartamenti erano oltre 113 milioni a fronte di una popolazione di 127 milioni di individui. In pratica ci sarebbe la piena occupazione solo se quasi tutti vivessero da soli, neonati e anziani compresi. Il problema, inoltre, è destinato ad acuirsi: entro il 2065, secondo l'Istituto nazionale della popolazione e della sicurezza sociale, gli abitanti saranno appena 88 milioni e la tendenza di lasciare le campagne per trasferirsi in città non farà altro che far aumentare esponenzialmente le 'akiya', ovvero le case abbandonate. Come se non bastasse, i nipponici sono molto superstiziosi e non comprano ville o monolocali dove ci sia stato un omicidio, un suicidio o dove un anziano sia morto in solitudine.

E così entro il 2040 circa 900 paesini rimarranno completamente disabitati. Nella lista delle possibili città fantasma c'è anche Okutama. “Lo sappiamo dal 2014. Per questo – spiega Kazutaka Nijima, funzionario dell'Oyr, il dipartimento che si occupa di rivitalizzare la città – abbiamo deciso di intervenire. Nella prefettura di Tokyo ci sono altri due villaggi che rischiano di fare la nostra stessa fine”. E così al Comune è venuta l'idea di regalare le circa 400 case abbandonate sparse nel suo territorio (progetto che è stato tentato anche da diversi Municipi in Italia per ripopolare le aree più periferiche).

Le condizioni? Avere meno di 40 anni o avere un figlio che abbia meno di 18 anni, se almeno uno dei due genitori ha meno di cinquant'anni. Per siglare l'affare bisogna essere disponibili a trasferirsi a titolo definitivo a Okutama e impegnarsi a ristrutturare l'appartamento. Non un problema da poco, visto che secondo gli esperti solo la metà delle case a disposizione sarebbe di nuovo abitabile dopo importanti lavori di recupero. Il resto, purtroppo, sorge in aree a rischio frane o è talmente in rovina da essere irrecuperabile. Il Comune si impegna ad aiutare (con fondi ad hoc) i nuovi proprietari, ma in ogni caso, oltre alle tasse e alle commissioni di agenzia, il regalo a due ore di treno da Tokyo non è comunque privo di costi, anche importanti, da sostenere.

Dal 2014, ovvero da quando è attivo il programma di case gratis (per altro operativo con modalità analoghe anche in altre prefetture, visto che in tutto il Paese le case abbandonate sono oltre 10 milioni e quasi tutte in vendita a prezzi stracciati), sono nove le famiglie arrivate a Okutama. Tra loro anche una coppia newyorchese. "Abbiamo avuto un sacco di lavori da fare – spiega Naoko Ida, una delle nuove abitanti della città, alla Cnn – ma abbiamo sempre voluto vivere in campagna e avere un grande giardino. La bellezza di questo poso è disarmante".