
Brett Kavanaugh (Ansa)
New York, 6 ottobre 2018 - Un voto sul filo di lana ma sembra quasi fatta. Il giudice Brett Kavanaugh accusato di molestie sessuali da una professoressa universitaria quando entrambi erano al liceo più di 30 anni fa, potrebbe essere confermato oggi come nono membro della Corte Suprema dal voto dell’intero Senato. Con la sua figura conservatrice Kavanaugh potrebbe segnare l’orientamento della Corte per i prossimi decenni visto che il posto è a vita. Ieri mattina con 51 voti a favore e 49 contrari, il Senato ha aperto la strada al voto formale che deve avvenire 30 ore dopo e che dovrebbe dare il via libera alla sua nomina.
Solo un senatore democratico ha rotto le righe e ha votato sì, mentre una senatrice repubblicana dell’Alaska Lisa Murkowski ha votato no, unica nel suo partito sostenendo che "Kavanaugh non è il candidato giusto".
Il voto di oggi però è l’unico che conta dopo una settimana di suspense. L’Fbi era stata autorizzata infatti dal presidente Trump ad avviare un supplemento d’indagine di qualche giorno sulle accuse rivolte da diverse donne nei suoi confronti del giudice candidato, riferendosi anche al suo vizio del bere e al turbolento periodo universitario, ma non sono apparse rilevanti per far cambiare parere ai repubblicani scettici, che avevano salutato il supplemento d’indagine. Per i democratici l’indagine è incompleta e pilotata perché le restrizioni di Trump avrebbero legato le mani agli agenti. Per le strade di Washington sono sfilate migliaia di donne. La polizia ha arrestato più di 300 dimostranti e tra questi anche la comica Amy Schumer e la supermodella Emily Ratajkowski.

Alla fine di due settimane politicamente drammatiche, dove anche Trump è intervenuto più volte a favore del suo candidato e contro la dottoressa Ford che lo accusava, il Senato alla fine rimane spaccato quasi verticalmente e se oggi per qualche ripensamento dell’ultimo momento i no e i si dovessero bilanciarsi con 50 senatori a favore e 50 contro, sarebbe l’intervento decisivo del vicepresidente Pence a far pendere la bilancia sul nome di Kavanaugh, che diventerebbe però il magistrato più contestato della storia americana. Non è escluso "come si augura la Casa Bianca" che anche alla fine anche qualche democratico voti per Kavanaugh.
Per Trump la conferma sofferta equivale a una straordinaria vittoria che potrebbe galvanizzare i repubblicani nelle elezioni di metà mandato del 6 novembre, dove vengono dati per ora in svantaggio, anche se in rimonta dopo la battaglia per la Corte Suprema. Il senatore Jeff Flake, che aveva ottenuto l’indagine supplementare dell’Fbi, alla fine ha annunciato il suo voto favorevole. Gli ultimi a sciogliere la riserva sono stati la senatrice repubblicana Susan Collins del Maine e il dem Joe Manchin. Secondo gli ultimi conteggi, Kavanaugh avrebbe 51 voti a favore. E alla Casa Bianca è esploso l’ottimismo.