Lunedì 6 Maggio 2024

Presidenziali Usa, Bloomberg ha deciso: "Mi candido per battere Trump"

Il miliardario: "Non possiamo permetterci altri quattro anni di azioni sconsiderate e non etiche". Parte una campagna record di spot in tv da 31 milioni di dollari

Presidenziali Usa 2020: Bloomberg sfida Trump (Ansa)

Presidenziali Usa 2020: Bloomberg sfida Trump (Ansa)

Washington, 24 novembre 2019 - Era nell'aria da tempo ma oggi è ufficiale: il miliardario americano Michael Bloomberg si candida con i democratici. "Correrò per la presidenza per sconfiggere Donald Trump e ricostruire l'America", ha annunciato. "Non possiamo permetterci altri quattro anni di azioni sconsiderate e non etiche del presidente Trump - spiega Bloomberg - Rappresenta una minaccia esistenziale per il nostro Paese e i nostri valori. Se vince un altro mandato in carica, potremmo non riprenderci mai dal danno". 

Michael Bloomberg "non ha mai accettato donazioni politiche nella sua vita, e non inzierà ora", ha precisato in un'intervista il suo capo stratega, Howard Wolfoson. Bloomberg "Non può essere comprato", ha assicurato Wolfson, indicando che se eletto non accetterà il salario da presidente.

Venerdì il miliardario aveva presentato la candidatura formale alla Fec (Federal Election Commission), l'autorità Usa per le elezioni, un atto dovuto dopo che si era candidato alle primarie Dem in Alabama, Arkansas e Texas ma a cui mancava ancora l'ufficialità della decisione finale.

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Bloomberg, record di spot in tv

L'ex sindaco di New York rompe dunque gli indugi rispetto alle elezioni presidenziali americane del 2020, e parte con una maxi campagna pubblicitaria televisiva da 31 milioni di dollari.  Secondo la società Advertising Analytics è la somma più grande mai spesa da un candidato presidenziale degli Stati Uniti: il record precedente era stato Barack Obama, con quasi 25 milioni spesi nell'ultima settimana della sua campagna del 2012.

La notizia ha provocato le critiche da parte dei 17 democratici candidati alle primarie per sfidare Donald Trump il prossimo novembre 2002. Il senatore Bernie Sanders, che con Elizabeth Warren ha duramente attaccato l'ex sindaco di 77 anni, si è detto "disgustato" dall'idea che Michael Bloomberg o qualsiasi altro miliardario pensi di poter aggirare il processo politico e spendere decine di milioni dollari per comprare le nostre elezioni". "Se non riusciamo a ottenere il sostegno di base per la sua candidatura, non dovremmo candidarci alla presidenza", ha dichiarato in una nota.