Lunedì 29 Aprile 2024

Cina, fuga di batteri da un laboratorio. Migliaia infettati dalla brucellosi

La struttura utilizzava un disinfettante scaduto per il processo di sterilizzazione

Un uomo con tuta anticontaminazione (Ansa)

Un uomo con tuta anticontaminazione (Ansa)

Pechino, 18 settembre 2020 - Un batterio 'fugge' da un impianto biofarmaceutico che produce vaccini per animali e in una città della Cina nord-occidentale dilaga la brucellosi. Nessun giallo attorno a quanto accaduto a Lanzhou, capitale della provincia del Gansu. E nessun laboratorio segreto ad alimentare teorie complottistiche. Ma oltre 3mila persone infettate (3.245 per la precisione) e la conferma delle autorità locali: l'epidemia si deve alla fuoriuscita del batterio, risalente al 2019. Nel luglio-agosto dello scorso anno, infatti, nel laboratorio dell'impianto si utilizzava un disinfettante scaduto per il processo di sterilizzazione. Che, manco a dirlo, si è rivelato incompleto ed inefficace: le emissioni di gas rilasciate dalla struttura contenevano ancora il batterio che si è così diffuso nell'aria. Fino ad arrivare al vicino istituto di ricerca veterinaria, lo scorso dicembre, dove sono state infettate circa 200 persone. Quindi i test effettuati dopo l'incidente hanno aggiornato il bilancio di coloro che avevano contratto la malattia a oltre 3mila individui. Al laboratorio non sono bastate le scuse: la licenza per i vaccini contro la brucellosi gli è stata subito ritirata. Da ottobre i pazienti riceveranno un risarcimento in denaro, assicurano le autorità.

La brucellosi

Si tratta di una malattia infettiva batterica che viene trasmessa dal bestiame o da prodotti animali. L'ufficio per la salute di Lanzhou ha specificato che il batterio di solito proviene da pecore, bovini o maiali. Generalmente non è contagiosa tra gli esseri umani, e anche in questo caso le autorità assicurano che non c'è stato nessun tipo di trasmissione da uomo a uomo.  Tra i sintomi della brucellosi febbre, dolori articolari e mal di testa. Ben più grave la patologia nei bovini dove può causare causando mastite bovina e aborto.

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