I servizi segreti ucraini avrebbero cercato di uccidere il presidente russo Vladimir Putin con un drone. A riportarlo è il quotidiano tedesco Bild.
Bild cita l'attivista ucraino Yuri Romanenko, “che si dice abbia stretti legami con i servizi segreti di Kiev” e che ha scritto che “la scorsa settimana i nostri agenti dei servizi segreti hanno ricevuto informazioni sul viaggio di Putin al parco industriale di Rudnevo. Di conseguenza, il nostro drone kamikaze è decollato, ha attraversato tutte le difese aeree della Federazione Russa e si è schiantato non lontano dal parco industriale”.
Bild ricorda infine che lunedì diversi media russi avevano riferito di un drone UJ-22 precipitato a est di Mosca. "Un drone imbottito di esplosivo è stato trovato in una foresta vicino a Mosca, non lontano da una cooperativa di giardinaggio a est della capitale”, aveva comunicato alla Tass un funzionario delle forze dell'ordine lunedì 24 aprile. “Un drone caduto e imbottito di esplosivo è stato scoperto vicino alla cooperativa di giardinaggio Zarya, nella località urbana di Bogorodskoye”, ha affermato il funzionario. Il drone, che si era spezzato in due, è stato trovato domenica ed “è stato portato via per una verifica che stabilirà chi l'ha lanciato e dove si dirigeva”, ha aggiunto il funzionario.
Tutto ciò nel giorno in cui Mosca risponde al congelamento dei suoi capitali in Occidente riservandosi il diritto di nazionalizzare le compagnie straniere che operano in Russia. Le prime ad essere colpite dal provvedimento, sulla base di un decreto firmato dal presidente Vladimir Putin, sono state la tedesca Uniper e la finlandese Fortum, che gestiscono diverse centrali per la produzione di energia elettrica. Ma la lista potrebbe “allungarsi”, ha avvertito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.