Giovedì 9 Maggio 2024
LUCA BOLOGNINI
Esteri

Prof di sesso tantrico e ‘supereroe’. Chi è Javier Milei, l’ultraliberista che può diventare presidente dell’Argentina

Ha vinto le primarie del centrodestra con il 30,1% dei voti. “Non mi pettino i capelli da quando ho 13 anni, la mano invisibile lo fa per me”. Ha cinque mastini, ognuno ha il nome di un economista

Javier Milei travestito da Generale Ancap

Javier Milei travestito da Generale Ancap

Roma, 14 agosto 2023. Un po’ Giuseppe Cruciani (per la zazzera), un po’ Oscar Giannino (per alcune teorie economiche e i vestiti), un po’ Vittorio Sgarbi (per il turpiloquio). Javier Milei, l’uomo nuovo della politica argentina, di sicuro sa come catturare l’attenzione. L’ultraliberista che ha trionfato nelle primarie del centrodestra, collezionando il 30,1% delle preferenze nazionali e mettendosi alle spalle i partiti tradizionali, ora è a pieno titolo in corsa per le presidenziali di ottobre.

Generale Ancap

Ma l’onda tellurica che ha scatenato un vero e proprio terremoto politico parte da lontano. Nel 2019 Javier, che era un ospite fisso dei talk-show argentini, amava travestirsi da supereroe, il mitico General Ancap (che stava per anarcocapitalista). Costume nero e inserti gialli, fingeva di essere il leader di Liberland, un fazzoletto di terra tra Serbia e Croazia, dichiarato indipendente da un politico ceco di idee ultraliberista nel 2015. “La mia missione – dichiarava Milei, mentre agitava un enorme bastone da mago – è quella di prendere a calci nel culo keynesiani e collettivisti”.

I cinque cani

Sedicente professore di sesso tantrico, Milei, che è stato anche il frontman di una misconosciuta rock band, non si pettina i capelli da quando – così dice lui – ha 13 anni. “Lascio questa attività alla mano invisibile”, è solito dire, citando la famosa teoria di Adam Smith per cui il mercato si autoregola senza bisogno di alcun intervento. Milei ha anche cinque mastini. Ognuno ha il nome di un economista: si va da Murray Rothbard, un anarco-capitalista, a Milton Friedman.

I capisaldi

Le idee di Milei sono semplici (semplicistiche per i detrattori). Vuole ridurre i regolamenti che imbrigliano le imprese, abbassare le tasse ed eliminare la banca centrale. È ferocemente contrario al diritto di aborto, ma in passato si è schierato a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso. È favorevole alla liberalizzazione delle armi, di quasi tutte le droghe e vuole ridurre i privilegi della casta politica. E il cambiamento climatico? “Una menzogna socialista”. Le leggi a favore dei lavoratori sono un “cancro”, lo Stato è “alla base di tutti i problemi” e Al Capone, il famoso gangster americano incastrato per evasione, è uno dei suoi eroi.

Le alleanze internazionali

Nel 2021 ha firmato una lettera promossa da Vox, il partito ultranazionalista iberico vicino anche a Giorgia Meloni, che avvertiva del pericolo dell’avanzata comunista nei Paesi in cui si parla lo spagnolo. Eduardo Bolsonaro, il figlio dell’ex presidente brasiliano, lo ha apertamente appoggiato durante la campagna elettorale per diventare parlamentare. Da molti analisti è considerato il Donald Trump argentino.

Le radici del successo

L’Argentina è un Paese sull’orlo del collasso: l’inflazione ha il tasso di crescita, il 116%, la più alta al mondo. Le riserve di valuta estera sono a livelli pericolosamente bassi e il peso ha perso più della metà del suo valore rispetto al dollaro negli ultimi 12 mesi. Quattro argentini su 10 vivono in povertà. Il fallimento dei partiti tradizionali nel trovare una risposta a una serie di enormi problemi tra loro interconnessi ha di fatto spalancato le porte a Milei, che più volte ha apostrofato come “figli di puttana” i simpatizzanti del centrosinistra.