Venerdì 26 Aprile 2024

Via libera del Senato, copyright tutelato in Italia

Ok alla direttiva. Il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti: "Risultato importante, ora i decreti attuativi"

Migration

La direttiva sul copyright è legge, con l‘approvazione del Senato, dopo quella della Camera di tre settimane fa. Si conclude così l’iter partito due anni fa, con il via libera della Direttiva Ue 2019790 sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale, per tutelare più efficacemente la creatività. L’obiettivo generale è rafforzare la tutela del copyright senza limitare o danneggiare la libera circolazione dei contenuti su internet. Sul tavolo c’erano questioni rilevanti che attendevano risposte chiare, come la giusta remunerazione degli autori, il rispetto delle regole da parte dei giganti di Internet e delle piattaforme; il ruolo degli intermediari. Una battaglia che ha visto tra i protagonisti il presidente Siae Giulio Rapetti Mogol, che fin dal primo giorno del suo incarico si è fatto sentire a Bruxelles. "Loro hanno i miliardi, noi abbiamo ragione", ha detto agli europarlamentari parlando dei giganteschi players della rete.

Con la nuova legge viene introdotto il principio di responsabilità dei prestatori di servizi (le piattaforme) in caso di condivisione online di contenuti senza previa autorizzazione e o licenza, come anche la protezione delle pubblicazioni a carattere giornalistico per le case editrici in caso di sfruttamento in rete da parte di altri soggetti. Ora si dovrà procedere con il recepimento della direttiva da parte del governo.

"Il recepimento della Direttiva Copyright è un risultato importante per la tutela degli investimenti delle aziende editoriali anche nell’ecosistema digitale, che garantisce il dovuto riequilibrio nella distribuzione del valore del prodotto, senza pregiudicare la libera espressione degli utenti della rete", ha commentato il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, editore di questo giornale. "Ora occorre procedere speditamente con i decreti attuativi, entro il termine del prossimo 7 giugno previsto dalla normativa comunitaria", ha aggiunto Riffeser.

Elena Comelli

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro