Sabato 10 Maggio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Un hub per ‘RigeneRare’ le materie prime critiche

In Italia nasce l'hub "RigeneRare" per il recupero di materie prime critiche e metalli preziosi, fondamentali per la transizione energetica e l'indipendenza dall'estero.

Un hub per ‘RigeneRare’ le materie prime critiche

Una volta c’erano le miniere d’oro e di diamanti. Ora, al posto del metallo giallo, si cercano le materie necessarie per costruire i chip e i microcomponenti che troviamo nei nostri telefonini, che fanno girare le pale eoliche, che alimentano i motori delle auto elettriche: dal litio alla fluorite, dal fedspato alle terre rare. Sono le materie prime critiche, il cui fabbisogno è previsto crescere entro il 2040 tra le 5 e le 11 volte in funzione del grado di specializzazione produttiva, ed una loro fornitura sicura e stabile è essenziale per il raggiungimento degli obiettivi al 2030 della transizione energetica.

Materie per le quali l’Europa e l’Italia sono, per ora, completamente dipendenti dall’estero. Di qui l’idea di creare un vero e proprio hub per il recupero di materie prime critiche e metalli preziosi in Italia. Il progetto, targato Iren, ha anche un nome eloquente, "RigeneRare" ed è stato presentato ieri alla Camera dai vertici del gruppo specializzato proprio nel settore del riciclo. Presente anche il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, che nelle scorse settimane ha firmato un decreto che dovrebbe dare il via libera, anche in Italia, allo sfruttamento dei giacimenti delle materie prime rare. Un provvedimento, ha annunciato l’esponente dell’esecutivo, che sarà convertito in legge prima della pausa estiva.

La piattaforma proposta dal Gruppo Iren intende diventare il punto di riferimento a livello nazionale per lo sviluppo sostenibile della filiera del riciclo delle materie prime critiche volta con l’obiettivo di garantirne un approvvigionamento sicuro, diversificato, economicamente sostenibile e di lungo periodo.

"Come operatore leader nell’economia circolare intendiamo proporci come apripista di una filiera che va costruita e implementata – commenta Luca Dal Fabbro, presidente esecutivo del Gruppo Iren – L’Italia e l’Europa sono fortemente dipendenti da Paesi extra Ue e, in particolare, dalla Cina. Una delle leve su cui agire per una loro diversificazione è rappresentata dal riciclo e dall’economia circolare, che permette di superare le difficoltà legate alla ripresa dell’attività estrattiva, e nello stesso tempo necessita investimenti minori e porta benefici ambientali ed economici".

Antonio Troise