Nella zona euro "c'è un rischio di recessione ma non direi né profondo né destabilizzante", perché "il punto di partenza è molto alto, con la disoccupazione più bassa di sempre e un mercato del lavoro robusto": lo ha detto l'ex presidente della Bce ed ex premier italiano, Mario Draghi, parlando ad un evento del Financial Times. Draghi ha spiegato che nel combattere l'inflazione "la politica monetaria potrebbe essere stata un po' troppo lenta, ma c'è un motivo: lo shock sul lato dell'offerta è stato dovuto interamente al prezzo del gas, un aumento che è il risultato di una deliberata politica della Russia". In ogni caso ora "l'inflazione sta scendendo", e i primi due trimestri del prossimo anno diranno se avremo una recessione che comunque "non sarà destabilizzante".
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