Sabato 15 Giugno 2024
BRUNO ANTONIO MIRANTE
Economia

Tim abbandona il rame. In 54 città ci sarà solo la fibra: ora che succede?

Tim ha avviato il processo di dismissione delle prime 62 centrali interamente in rame per passare solo alla fibra ottica per i collegamenti

Roma, 24 maggio 2024 – Un passo decisivo verso l'adozione, in tutto il paese, delle nuove tecnologie in fibra ottica. A partire da oggi Tim ha avviato il processo di dismissione delle prime 62 centrali interamente in rame. Il piano di switch off della rete di accesso prevede il progressivo spegnimento di oltre 6.700 centrali, sulle circa 10.500 esistenti, entro il 2028. Le 62 centrali oggetto di questo primo intervento sono collocate in 54 comuni distribuiti su 11 regioni: Basilicata, Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto.

Tim abbandona il rame, solo fibra in 54 città
Tim abbandona il rame, solo fibra in 54 città

Cosa comporta lo spegnimento

Lo spegnimento comporta il passaggio dei collegamenti attestati su queste centrali (Adsl, Isdn e linee telefoniche Rtg) sulla rete Tim di nuova generazione, già disponibile totalmente o in parte in fibra. Secondo le stime aziendali la migrazione dei clienti verso connessioni in banda ultralarga permetterà un significativo miglioramento delle prestazioni e della qualità del servizio, con consistenti benefici anche in termini di impatto ambientale. Si calcola, infatti, che la dismissione delle centrali in rame, che comporterà anche il contestuale spegnimento di tutti gli apparati legati ai servizi tradizionali presenti nelle altre centrali ad esse collegate, consentirà a regime una riduzione dei consumi energetici di circa 450 mila MWh e minori emissioni di CO2 per 209.600.000 kg, equivalenti a 16.108.000 alberi.

Il piano

Tim nei mesi scorsi ha inviato un’apposita informativa a tutte le amministrazioni comunali nei cui territori ricadono le centrali interessate dall’iniziativa, organizzando anche specifici incontri di approfondimento sul tema. Per i clienti TIM il preventivo passaggio ai nuovi collegamenti digitali in banda ultralarga è effettuato gratuitamente, con la consegna del modem a domicilio e la verifica dell’impianto di casa da parte dei tecnici dell’azienda, mantenendo invariati il numero telefonico e le condizioni tariffarie. I clienti degli altri operatori che ancora utilizzano la rete in rame di TIM dovranno invece rivolgersi al proprio gestore. 

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Gli obiettivi

“Diamo corso ad una importante fase di trasformazione della nostra rete di accesso – dichiara Elisabetta Romano, Chief Network Operations & Wholesale Officer di TIM -. La migrazione dai servizi di accesso offerti sulla rete in rame a quelli disponibili sulla rete di nuova generazione segna l’avvio del processo di switch off, che interesserà oltre il 60% delle nostre centrali presenti sul territorio, localizzate prevalentemente in aree periferiche o comuni di piccole dimensioni. Per poter dismettere un numero così consistente di centrali diventa fondamentale il costante impegno alla realizzazione delle reti che utilizzano in tutto o in parte la fibra ottica e all’innovazione delle piattaforme tecnologiche obsolete. Stiamo lavorando per accelerare il processo e creare le condizioni per spegnere un significativo numero di centrali già nei prossimi due anni”.