Giovedì 16 Maggio 2024
GIULIA PROSPERETTI
Economia

Il testamento di Berlusconi: perché la partita non è scontata. Quanto spetta ai figli e il caso Marta Fascina

Forbes stima il patrimonio del Cavaliere in circa 6,8 miliardi di euro. Il notaio Vincenzo Papi ci spiega i dettagli della successione e come funziona la quota di legittima

Roma, 14 giugno 2023 – Si apre la partita della successione per gli eredi di Silvio Berlusconi. Un patrimonio stimato da Forbes in circa 6,8 miliardi di euro anche se sull’eredità effettiva una cifra certa non c’è. I numeri che circolano nelle ultime ore vanno dai 2 ai 4 miliardi di euro ma rimane l’incognita del valore degli investimenti finanziari personali. Un tesoro fatto di azioni, ville e yacht che vede al centro la spartizione del 61% di Fininvest, la holding da 4,9 miliardi di patrimonio netto che controlla Mfe-Mediaset. Nell’asse ereditario ci sono i cinque figli: Marina e Pier Silvio avuti con la prima moglie Carla Elvira Lucia Dall’Oglio e Barbara, Eleonora e Luigi nati dal matrimonio con Veronica Lario. Ma l’apertura del testamento potrebbe allargare la platea dei beneficiari.

Il testamento di Silvio Berlusconi: l’ultima rivoluzione del Cavaliere è chiusa in una cassaforte

Silvio Berlusconi (Ansa)
Silvio Berlusconi (Ansa)

Sommario

La quota di legittima e la questione donazioni

“Ai cinque figli di Berlusconi sono riservati due terzi del patrimonio. Di un terzo Berlusconi poteva, invece, disporre liberamente. Fanno parte dell’asse ereditario di Berlusconi tutti i beni che lui ha donato in vita e tutto ciò che gli rimane alla morte, detratti i debiti. Su questo – spiega il notaio Vincenzo Papi – ciascuno dei suoi cinque figli ha diritto ha un quinto dei due terzi, quindi a due quindicesimi. È bene chiarire che la quota di legittima non è qualitativa ma quantitativa: non si ha, quindi, diritto a una quota su ogni singolo bene che fa parte dell’asse ma a un valore. Concorrono a formare l’asse ereditario sia le donazioni dirette sia indirette (quando ad esempio, davanti a un notaio si paga al venditore il prezzo dell’acquisto di un immobile che viene poi intestato a un’altra persona). Se dimostrano che i beni siano stati donati personalmente da Berlusconi, i suoi figli potrebbero, quindi, far valere i loro i diritti anche su beni donati a terzi”. Non è detto, tuttavia, che tutto quello che Berlusconi ha donato ai figli concorra alla loro quota di legittima. “Le donazioni ricevute dai figli quando Berlusconi era in vita – afferma Papi – vengono detratte dalla loro quota di legittima salvo che abbiano ricevuto una dispensa dall’imputazione o una dispensa dalla collazione”. In tal caso il patrimonio potrebbe, alla fine, non essere diviso tra i cinque figli in parti uguali.

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Cosa succede se viene lesa la quota di legittima?

“Se viene lesa la quota di legittima il testamento è valido ma è impugnabile dai legittimari lesi. La disposizione – evidenzia il notaio – ha effetto finché non arriva una sentenza del tribunale che dice che il lascito lede la quota di legittima e deve quindi essere ridotto proporzionalmente a quanto ha leso tale quota. Bisogna, però, tenere presente che un’azione di riduzione volta a ottenere il reintegro della quota, considerando i tre gradi di giudizio, può durare anche vent’anni”.

La posizione delle ex mogli e il caso Marta Fascina

Con la morte di Berlusconi le sue ex mogli, Carla Elvira Lucia Dall’Oglio e Veronica Lario, non diventano eredi. All’ex coniuge cui in sede di divorzio sia stato riconosciuto il diritto alla corresponsione periodica di un assegno può essere attribuito dal Tribunale un assegno a carico dell’eredità solo nel caso in presenza di uno stato di bisogno. Nessun diritto sull’eredità neanche per Marta Fascina con cui Berlusconi ha contratto un matrimonio ‘simbolico’. “Marta Fascina – spiega Papi – in assenza di un matrimonio riconosciuto, non ha nessun diritto salvo – qualora ci fossero i presupposti – quelli previsti dalla legge Cirinnà per i conviventi di fatto: conservare il diritto di abitazione nella casa del convivente se la convivenza è durata almeno due anni, per una durata pari alla convivenza e comunque non superiore a 5 anni. Non ha tuttavia nessun diritto sull’eredità. In presenza di un testamento Fascina può ricevere quanto a lei lasciato salvo che tale quota non sia lesiva della legittima destinata ai figli”.

L’iter per la successione

Secondo le ultime indiscrezioni Berlusconi avrebbe lasciato un testamento allo storico notaio della Fininvest e del Milan, Arrigo Roveda presso lo studio RLCD di via Mario Pagano a Milano. “In presenza di un testamento olografo, scritto di proprio pugno dal testore, chi è in possesso del testamento – afferma Papi – deve presentarlo nel più breve tempo possibile al notaio per la pubblicazione. Di prassi il notaio che abbia ricevuto un testamento pubblico o che sia depositario di un testamento olografo invia una comunicazione agli interessati invitandoli a registrare il testamento pubblico. Da quel momento hanno effetto le disposizioni testamentarie. In assenza di un testamento si apre, invece, la successione legittima: accettata l’eredità ed entrati in possesso dei beni, gli eredi diventano automaticamente tali dopo tre mesi e sono tenuti a presentare, entro 12 mesi, la dichiarazione di successione”.

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