Domenica 15 Settembre 2024

Startup e pmi innovative: il quadro aggiornato delle agevolzioni

Che cosa sono le startup e le pmi innovative e quali sono i vantaggi

Startup e pmi innovative

Startup e pmi innovative

Roma, 7 agosto 2024 – La normativa italiana prevede un quadro di riferimento agevolato per le startup e le pmi innovative. A queste realtà, infatti, spettano, nel rispetto di dati requisiti, semplificazioni amministrative e nel mercato del lavoro, oltre che agevolazioni fiscali e nel campo del diritto fallimentare.  

Le startup innovative

Quando si parla di startup innovativa si fa riferimento a un’impresa con specifiche caratteristiche, quali:

  • l’essere giovane e avere personale altamente qualificato con almeno un 1/3 di dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 2/3 dei dipendenti con laurea magistrale;
  • avere un alto contenuto tecnologico e investire in R&S almeno il 15 per cento del maggiore valore tra costo e valore totale della produzione;
  • godere di forti potenzialità di crescita, avendo la titolarità, il deposito o la licenza di almeno un brevetto o la titolarità di un software registrato.

Per incentivare il loro sviluppo, il D.L. 179 del 2012 ha introdotto un pacchetto di misure agevolative per le startup innovative. Le aziende con le suddette caratteristiche possono acquisire lo status di innovativa tramite autocertificazione sottoscritta dal legale rappresentante e registrandosi nella sezione speciale dedicata del Registro delle imprese presso la Camera di Commercio della propria provincia. I benefici spettano alle startup innovative entro i primi 5 anni dalla loro costituzione.

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Le agevolazioni per le startup innovative

Per poter usufruire delle agevolazioni è necessario che le startup:

  • non siano costituite da più di 5 anni;
  • abbiano residenza in Italia o in un altro Paese dello Spazio economico europeo, ma la sede produttiva sia in Italia;
  • abbiano un fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro;
  • non siano quotate in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione;
  • non distribuiscano, ora come in passato, utili;
  • abbiano come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un dato prodotto o servizio ad alto valore tecnologico;
  • non siano risultato di fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda.

Le agevolazioni previste per le startup innovative sono:

  • incentivi fiscali all’investimento nel capitale di startup innovative;
  • accesso gratuito e semplificato al Fondo di Garanzia per le PMI
  • finanziamenti agevolati;
  • trasformazione in PMI innovative senza soluzione di continuità;
  • esonero da diritti camerali e imposte di bollo;
  • raccolta di capitali tramite campagne di equity crowdfunding;
  • servizi di internazionalizzazione alle imprese (Ice);
  • deroghe alla disciplina societaria ordinaria;
  • disciplina del lavoro flessibile;
  • proroga del termine per la copertura delle perdite;
  • deroga alla disciplina sulle società di comodo e in perdita sistematica;
  • remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale;
  • esonero dall’obbligo di apposizione del visto di conformità per compensazione dei crediti Iva
  • procedure semplificate in caso di insuccesso della propria attività.
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Le pmi innovative

Così come stabilito dall’art. 4 del D.L. 3 del 2015, le pmi innovative rappresentano il secondo stadio evolutivo delle startup innovative. Sono dunque aziende più mature e pronte a una crescita consolidata. Per ottenere questo status, le aziende devono seguire la stessa procedura in precedenza descritta per le startup innovative, con la differenza che non è previsto nessun limite di età per le imprese. Quanto ai requisiti richiesti, queste realtà economiche devono:

  • avere residenza in Italia, o in altro Paese dello Spazio economico europeo, ma la sede produttiva o la filiale deve essere in Italia;
  • aver effettuato la certificazione dell'ultimo bilancio e dell'eventuale bilancio consolidato;
  • non essere quotate in un mercato regolamentato;
  • non essere contestualmente iscritte alla sezione speciale delle startup innovative;
  • investire in R&S e innovazione almeno il 3 per cento del maggiore valore tra fatturato e costo della produzione;
  • avere personale altamente qualificato, ovvero almeno 1/5 di dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno un 1/3 dei dipendenti con laurea magistrale;
  • essere titolari, depositarie o licenziatarie di almeno un brevetto o titolare di un software registrato.

Le agevolazioni per le pmi innovative

Le pmi innovative godono di importanti agevolazioni, quali:

  • incentivi fiscali all’investimento nel capitale di pmi innovative;
  • l’accesso gratuito e semplificato al Fondo di garanzia per le pmi;
  • l’esonero da imposte di bollo per gli atti depositati presso la Camera di Commercio;
  • la raccolta di capitali tramite campagne di equity crowdfunding;
  • servizi di internazionalizzazione alle imprese (Ice);
  • deroghe alla disciplina societaria ordinaria;
  • proroga del termine per la copertura delle perdite;
  • deroga alla disciplina sulle società di comodo e in perdita sistematica;
  • remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale.